Conte e il M5s propongono un reddito di cittadinanza regionale: cos’è e come funziona

Conte e il M5s propongono un reddito di cittadinanza regionale: cos’è e come funziona

Reddito di cittadinanza regionale: cos’è e come funziona il nuovo strumento di sussidio proposto dall’ex premier e dal Movimento 5 stelle.

Dal 2024, salvo sorprese dell’ultimo minuto, l’Italia dirà addio al reddito di cittadinanza, almeno per come lo ha conosciuto negli ultimi anni. Lo ha stabilito il governo Meloni con la legge di Bilancio 2023, che prevede una riduzione di tale misura già quest’anno e la sua completa abolizione nel prossimo. Ma c’è chi non accetta tale decisione e avanza una controproposta per cercare di mettere d’accordo tutti. Il Movimento 5 stelle, e in particolare l’ex premier Giuseppe Conte, hanno infatti proposto al governo di adottare una nuova misura per sostituirlo: il reddito di cittadinanza regionale. Scopriamo insieme cos’è e come potrebbe funzionare.

Conte rilancia il reddito di cittadinanza

Eliminare del tutto una misura di sostegno che per anni è stata fondamentale per molte famiglie in difficoltà non è certo la decisione più popolare, e per certi versi nemmeno la più giusta. Questo almeno nell’ottica di chi aveva creato questa misura. Per questo motivo negli ultimi giorni Conte ha deciso di rilanciare la proposta. Lo ha fatto, però, modificando il vecchio reddito e rendendolo collegato alle differenti situazioni delle regioni italiane.

Giuseppe Conte

Intervenuto a 7 Gold, l’ex premier ha infatti dichiarato: “In tutte le Regioni dove ci presentiamo, anche in Lombardia, nel Lazio e lo faremo in Friuli, prevederemo una misura che può essere integrativa o sostitutiva, se verrà smantellato il reddito di cittadinanza, e sarà adattata al costo della vita, alle condizioni specifiche economiche e sociali di quella Regione“.

Come funzionerebbe il reddito di cittadinanza regionale

Se il reddito di cittadinanza sparirà, potrebbe dunque venire sostituito in alcune regioni da una misura analoga ma adattata alle peculiarità territoriali. Questa la nuova idea del Movimento 5 stelle, che rilancia così anche le proprie ambizioni nelle prossime elezioni Regionali. Non ci sono però altri dettagli su questo progetto. Un’idea peraltro di difficile attuazione, considerando che le capacità di spesa delle Regioni non sono paragonabili a quelle dello Stato.

Ad ogni modo, per il momento non sono arrivate reazioni da parte del governo, impegnato in questo periodo in ben altre faccende. Se qualche mese fa si era parlato di una possibile riforma strutturale delle politiche per il lavoro che potesse consentire di rendere leggera l’abolizione del reddito, al momento non è stata presentata alcuna concreta proposta. Probabilmente arriveranno novità nei prossimi mesi.