Cos’è il Famedio di Milano, il ‘tempio degli illustri’ che ha accolto anche Berlusconi

Cos’è il Famedio di Milano, il ‘tempio degli illustri’ che ha accolto anche Berlusconi

Il Famedio di Milano ha accolto anche Silvio Berlusconi: cos’è e com’è possibile entrare nel pantheon degli illustri.

Era solo questione di tempo, adesso è arrivata l’ufficialità: il Famedio di Milano ha accolto anche Silvio Berlusconi. L’ex premier, scomparso lo scorso 12 giugno in seguito a una battaglia con un brutto male, sarà onorato dall’iscrizione al pantheon dei milanesi illustri.

Lo ha deciso la Commissione consultiva del Comune che si occupa delle onoranze al Famedio. Il nome dell’ex leader di Forza Italia, come riportato dall’Ansa, è stato accolto dal consenso della maggioranza anche di centrosinistra. Ma cos’è davvero questo ‘pantheon degli illustri’ e chi sono le altre grandi personalità che già ne fanno parte.

Famedio di Milano: cos’è e dove si trova

Con il termine ‘famedio’ si indica una costruzione (o anche un insieme di costruzioni differenti) che sia destinata alla sepoltura o alla memoria di personaggi illustri. Solitamente si trova nella parte monumentale dei grandi cimiteri cittadini. Nel caso di quello di Milano, il ‘tempio della fama’ è situato al centro, affacciato sul piazzale che dà l’ingresso al Cimitero monumentale del capoluogo lombardo.

Silvio Berlusconi

Progettato in origine da Carlo Maciachini come cappella cattolica, il Famedio è diventato un luogo di sepoltura e ricordo tra il 1869 e il 1870, trasformandosi in una sorta di pantheon ambrosiano, destinato a ospitare almeno la memoria delle personalità che hanno reso grande la città meneghina.

Come entrare nel Famedio: i criteri di ‘ammissione’

Per via dell’importanza del Famedio come simbolo della storia milanese, ovviamente non è semplice guadagnarsi un posto all’interno di questo tempio della fama. Esiste un regolamento, risalente al 1884 e modificato in parte nel 1904, che precisa quali sono i criteri per poter essere ammessi all’interno del pantheon.

Sono in particolare tre le categorie di cittadini che possono essere considerati unanimemente degni di passare alla storia:

– gli ‘illustri‘, per meriti letterari, artistici, scientifici o atti insigni;
– i ‘benemeriti‘, coloro che hanno recato benefici e fama alla città per proprie virtù;
– i ‘distinti nella storia patria‘, i personaggi che hanno dato un contributo nell’evoluzione della nazione.

Per entrare nel Famedio non è necessario invece essere sepolti all’interno del ‘tempio’. Si può ricevere infatti menzione e ricordo anche tramite una semplice lapide, nonostante la salma sia conservata altrove, in altre tombe del Monumentale o in altri edifici in tutta Italia.

Chi è sepolto nel Famedio?

All’interno del Famedio di Milano riposano solo otto personaggi storici: Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo, Luca Beltrami, Salvatore Quasimodo, Carlo Forlanini, Bruno Munari e Leo Valiani, ai quali si è aggiunta dal 2021, in un colombaro di fascia, anche Carla Fracci.

Sono però ricordati all’interno del pantheon della città milanese personaggi illustri come il direttore d’orchestra Arturo Toscanini, il compositore Giuseppe Verdi, il patriota Giuseppe Mazzini, e poi ancora Aldo Aniasi, Guido Crepax, Dario Fo e Franca Rame, Ambrogio Fogar, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Paolo Grassi, Duilio Loi, Alda Merini, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e molti altri.

Con Berlusconi nel 2023 sono stati inseriti i nomi di personaggi come il musicista Marcello Abbado, la partigiana Laura Wronowski, il chitarrista jazz Franco Cerri, la modella e stilista Marta Marzotto, la prima donna aviatrice italiana, Rosina Ferrario, e altri nomi illustri come Malio Armellini, Cesare, Alessandro e Natale Balbiani, Gaetanina Calvi, Gisella Floreanini, Ombretta Carulli Fumagalli, Alberto Garrutti, Achille Mauri e Alfredo Ravasco.