Cos’è la coprolalia e in che modo si collega alla sindrome di Tourette

Cos’è la coprolalia e in che modo si collega alla sindrome di Tourette

Coprolalia: cos’è, il significato, le cause e qual è la relazione tra questo problema e la sindrome di Tourette.

Un disturbo raro e non molto comune, ma decisamente fastidioso. Con il termine coprolalia si indica uno dei problemi più grandi associati, generalmente, con la sindrome di Tourette. Si tratta di un impulso, incontrollabile, che porta chi ne è affetto a pronunciare espressioni oscene, offensive o volgari in un contesto sociale non appropriato. Proviamo a scoprire insieme quali sono le cause, i sintomi, i possibili rimedi e soprattutto il suo rapporto con la Tourette.

Coprolalia: esempi e sintomi

Come abbiamo già avuto modo di accettare, la coprolalia è quell’impulso involontario e impossibile da controllare che porta a pronunciare espressioni offensive e oscene, o a lasciarsi andare a volgarità e “parolacce”, all’interno di contesti sociali non consoni.

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Il grado di volgarità, la sua intensità anche la sua frequenza può variare a seconda di vari fattori. Spesso questo tipo di problema diventa più grave nel corso dell’adolescenza, per poi mano a mano alleviarsi, o scomparire del tutto, quando si diventa adulti.

Ad esempio, chi soffre di coprolalia tende a lasciarsi andare a offese, oscenità e anche insulti etnici mentre si trova in contesti del tutto non in linea con il suo linguaggio. Un impulso che non deriva da un attacco d’ira o dalla voglia di offendere qualcuno. Si tratta di un semplice input fisico, impossibile da trattenere, non rispecchia in assoluto il pensiero reale della persona che ne soffre.

Le possibili cause della coprolalia

Da cosa nasce questo impulso? Difficile da dirlo con chiarezza. Possono essere diversi gli stimoli che portano la persona affetta da questo disturbo a lasciarsi andare a sfoghi del genere. La causa più comune è la sindrome di Tourette. Di fatto, si può affermare che la coprolalia sia uno dei sintomi della Tourette, malattia che non permette di gestire tic fisici, motori, facciali o verbali.

Più raramente la coprolalia può però essere collegata a problemi come l’encefalite, ictus o schizofrenia. In linea di massima gli impulsi e gli sfoghi diventano impossibili da trattenere soprattutto in situazioni di ansia, stress o pressione psicologica.

Come gestire la coprolalia

Purtroppo non esiste una cura univoca per questo tipo di disturbo. Si tratta infatti di uno stimolo praticamente impossibile da contenere, come quando si tenta di resistere a uno starnuto o a uno sbadiglio. Si può intervenire sui pazienti in giovane età, cercando di abituarli a utilizzare parole meno sconvenienti con altre dal suono simile, per evitare che possa diventare ingestibile il disagio sociale che deriva da questo genere di esplosioni. Non è però detto che possa funzionare.

In generale, non esistono farmaci che permettono di contenerla (le terapie mediche sono spesso associate ad altri disturbi ad essa collegati), ma è possibile cercare superarla con terapie come la Comprehensive Behavioral Intervention for Tics (CBiT) o l’Habit Reversal Therapy (HRT), terapie che dovrebbero aiutare a deviare o gestire tic di questo tipo.