Cos’è la vasocottura?

Cos’è la vasocottura?

Tutti i segreti di una tecnica antica

Cos’è la vasocottura? Come dice la parola stessa, è una tecnica culinaria che prevede la cottura dei cibi in vasi di vetro come quelli in cui si preparano conserve e confetture. Per quanto sia di origine molto antica, questa tecnica è tornata recentemente di moda a causa dei diversi vantaggi che comporta.

Cosa occorre per la vasoccottura

Innanzitutto è necessario procurarsi dei vasetti che tengano il sottovuoto. Sono reperibili in commercio sia modelli con il tappo a vite sia modelli con chiusura a pressione e guarnizione di gomma. La dimensione del vasetto naturalmente può variare a seconda del cibo che si vuole preparare. C’è da considerare che ad ogni vasetto corrisponde una porzione e che, se il vasetto lo consente, è possibile servire la pietanza a tavola senza impiattarla, proponendo ai commensali una tavola originale.

Cos’è la vasocottura?

La vasocottura consiste nell’applicare a carne, pesce e verdure lo stesso procedimento di cottura adoperato tradizionalmente per le marmellate. Tutti gli ingredienti vanno inseriti nel vasetto, avendo cura che abbiano tutti lo stesso tempo di cottura.
Si procede quindi a cuocere il tutto, e per farlo ci sono diverse tecniche: nel microonde a media potenza (se il tappo del vasetto non è di metallo), sui fornelli a bagnomaria (mettendo tra i vasetti uno straccio affinché non urtino continuamente tra loro a causa dei piccoli movimenti della pentola) o ancora nel forno ventilato immersi in tre dita d’acqua (a temperature che vanno dai 60° ai 150°). Un sistema di cottura piuttosto anomalo ma sicuramente efficace e ad alto risparmio energetico consiste nel cuocere i cibi in lavastoviglie durante la fase di asciugatura, chiudendo i barattoli in sacchetti resistenti al calore.
Nonostante il fatto che con questa tecnica si possano cuocere praticamente tutti gli alimenti, c’è un’unica eccezione di cui è bene tenere conto: non si possono cuocere tramite vasocottura i funghi, poiché liberano tossine che, chiuse nel vaso di vetro, non si disperdono come durante una comune cottura in padella e possono dar luogo a intossicazioni.