Combattere l’insonnia con l’aiuto di una sleep box: impedirebbe di vedere l’ora nel bel mezzo della notte e di prendere, quindi, in mano il proprio smartphone…
Sono tante le persone che per una serie di motivi potrebbero iniziare a soffrire di insonnia. Svegliarsi nel bel mezzo della notte potrebbe comportare delle conseguenze a livello salutare, motivo per cui bisognerebbe assolutamente combattere il problema per evitare stress e stanchezza eccessiva. Una soluzione sembrerebbe averla trovata Zuckerberg, conosciuto specialmente per aver realizzato uno dei social network più utilizzati al mondo, Facebook. L’imprenditore non ha potuto fare a meno di usufruire del suo grandissimo per talento per ideare una sleep box solo e unicamente per la sua amata moglie.
La scatola del sonno aiuterebbe a far dormire meglio la sua dolce metà , la quale ha iniziato a soffrire di insonnia dopo essere diventata mamma. La donna aveva l’abitudine di controllare l’ora sul telefono, un errore che non dovremmo mai fare… Scopriamo di più!
La sleep box inventata da Mark Zuckerberg
Dormire tutta la notte sembrerebbe essere diventato impossibile per Priscilla Chan, moglie di Zuckerberg. Un rimedio l’avrebbe trovato proprio suo marito dando origine ad una scatola del sonno: la foto postata sul profilo Instagram ufficiale sarebbe diventata immediatamente virale.
La sleep box è una scatola che emette una luce non eccessivamente forte a partire dalle 6 del mattino fino alle 7. In questo modo, se uno dei due si sveglia, sa che è arrivata l’ora di prendere i bambini e, nel frattempo, l’altro può continuare tranquillamente a dormire.
Un’idea geniale dal momento in cui ha uno scopo ben preciso: evitare il contatto con il telefono. Prendere il telefono nel bel mezzo della notte per controllare l’ora, potrebbe alterare decisamente la qualità del sonno. Un’abitudine che, difatti, aveva anche Priscilla, la quale si ritrovava spesso sveglia nel bel mezzo della notte pensando fosse già arrivata l’ora di andare a svegliare i bambini.
Prendere in mano il telefono, quindi, non l’aiutava a riaddormentarsi, anzi la spronava a rimanere sveglia e, perché no, anche a controllare le varie notifiche presenti sul suo smartphone. Dal momento in cui ha al suo fianco una sleep box, nome inventato ovviamente dallo stesso ideatore, se si sveglia nel bel mezzo della notte e la luce è spenta, sa che può continuare tranquillamente a dormire.