Quando avrai finito di leggere questa frase 2 bambine si saranno sposate: grazie a WeWorld Onlus e al sostegno a distanza è possibile combattere il fenomeno dei matrimoni precoci.
La povertà è il principale problema che sta alla base del fenomeno del matrimonio precoce. Le famiglie, infatti, lo adottano come soluzione per poter garantire ai propri figli un futuro, ma al tempo stesso è oramai diffusa l’idea che una figlia sia un peso che grava sulla famiglia, in altre parole, una bocca in più da sfamare.
Se aggiungiamo una forte discriminazione di genere e una visione distorta della donna, non è difficile arrivare alla conclusione che il matrimonio precoce è oramai un problema diffuso e radicato nella mentalità di molti popoli. Per questo WeWorld Onlus ha deciso di utilizzare come principale strumento per combatterlo il sostegno a distanza. Scopriamo che cos’è e come funziona.
Che cos’è il sostegno a distanza e come funziona
Ogni 2 secondi una bambina si sposa, e 1 una bambina su 5 si sposa prima dei 18 anni e spesso con uomini di oltre cinquant’anni. Insomma, se nasci femmina in una famiglia povera del sud del mondo, con molta probabilità il tuo futuro è già segnato.
Ma come si può combattere il fenomeno oramai dilagante del matrimonio precoce? WeWorld Onlus offre la possibilità di aiutare queste bambine attraverso il sostegno a distanza con un esiguo sforzo economico: un contributo mensile di 25 euro.
Con il sostegno a distanza restituisci l’infanzia ad una bambina e le doni il futuro. Con il tuo aiuto le garantirai visite mediche periodiche, un pasto sano al giorno e la possibilità di studiare. La scuola ha un duplice importanza, formativa e di sicurezza. E’ il posto dove prepararsi per il futuro e dove trovare aiuto. Nella scuola infatti viene fornito supporto psicologico alle piccole vittime di abusi e possono essere individuati i casi di futuri matrimoni precoci.
Una volta attivato il sostegno, l’organizzazione invierà la fotografia e tutti i dati personali della bambina, nonché le informazioni necessarie sul paese e la comunità aiutata. Ogni anno, poi, il sostenitore riceve una fotografia e un disegno della bambina, con annessi rivista e report annuale e la possibilità di andarla a trovare.
Gli obiettivi sono due: da un lato garantire la salute e la crescita della bambina e della sua comunità. Dall’altro, il vero traguardo a lungo termine è quello di arrivare a rendere auto sostenibili le comunità in questione.
Ma perché il sostegno a distanza è oggi una tale urgenza?
Matrimonio precoce: un fenomeno in aumento
Per rispondere alla domanda, basta guardare i dati: il 37% delle bambine in Nepal si sposa prima dei 18 anni, il 10% prima dei 15 anni. Stesso discorso per altri paesi come Tanzania, o Kenya, dove il 40% delle bambine che vanno dai 15 ai 19 anni è mamma, oppure l’India, fra i luoghi con il maggior numero di ragazze sposate ancor prima di aver raggiunto la maggiore età. Gli ultimi dati sono sconcertanti: il 43% dei matrimoni sono precoci.
Le conseguenze sono facilmente intuibili: queste bambine si ritrovano sposate con uomini adulti e rischiano di subire traumi psicologici importanti, nonché violenza domestica e fisica. Questo ultimo caso porta a innumerevoli casi di gravidanze precoci, che spesso avvengono senza assistenza mediche o aiuti di alcun tipo, e che mettono in grave pericolo la vita delle piccole.
Non è da sottovalutare nemmeno il fenomeno della prostituzione, dal momento che le neo mamme si ritrovano in condizioni di vita difficilissime e molte di loro si vedono costrette a prostituirsi per mantenere i figli.
Chi è WeWorld Onlus
WeWorld Onlus è un’organizzazione italiana indipendente nata con l’obiettivo di accrescere l’impatto dei progetti di Cooperazione allo Sviluppo e Aiuto Umanitario nei 29 Paesi d’intervento, compresa l’Italia.
WeWorld Onlus lavora in 128 progetti raggiungendo oltre 2,4 milioni di beneficiari diretti e 12,3 milioni di beneficiari indiretti.