Il Natale Cattolico, com’è risaputo, si festeggia il 25 dicembre. Il Natale Ortodosso, invece, viene festeggiato il 7 gennaio. Come mai? Scopriamolo subito!
La religione ortodossa osserva un calendario, ortodosso per l’appunto, diverso da quello giuliano (quello in vigore in Italia e in molti altri paesi). È soprattutto l’Europa dell’est a festeggiare il Natale Ortodosso: Romania, Russia, Grecia, Bulgaria e altri paesi. C’è una differenza molto marcata: Il Natale non viene celebrato il 25 dicembre come i cattolici, bensì il 7 gennaio e il motivo è molto semplice. Infatti la differenza tra i due calendari è di 13 giorni.
Gli ortodossi utilizzano il calendario giuliano e non quello gregoriano. Di conseguenza, ricorrendo al calendario istituito da Giulio Cesare e non quello da Papa Gregorio XIII, la data è posticipata. Le due Chiese, però, oltre ad avere la differenza del calendario, hanno altri piccoli particolari che si distinguono tra loro. Ecco quali sono le differenze!
Differenze tra Natale Ortodosso e Natale Cattolico
Tutti i Cristiani festeggiano il Natale, anche se le Chiese Cristiane lo celebrano in modo differente. Il Natale Ortodosso e quello Cattolico, oltre ad avere due date completamente diverse, hanno altre piccole differenze tra loro. Ad esempio, il Presepe non è un simbolo che appartiene alla Chiesa Ortodossa rispetto ai Cattolici che lo utilizzano come simbolo principale religioso della festa.
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Oltre al Presepe, anche l’albero di Natale non viene inserito in tutte le confessioni religiose ortodosse, ma solo in alcune. I cristiani, invece, se ne prendono molto cura andando nei minimi particolari per farlo sempre nel modo giusto. Il simbolo del Natale Ortodosso, invece di essere il Presepe o altre icone particolari che i cattolici utilizzano, è una candela.
La Vigilia di Natale cristiana prevede festeggiamenti dalla sera tardi fino alla mezzanotte del 25 dicembre per poter celebrare in compagnia di parenti e amici la nascita di Gesù. Grandi cene, divertimento e giochi da tavola sono i protagonisti della Vigilia, l’opposto di ciò che fanno gli ortodossi. Quest’ultimi, infatti, non festeggiano assolutamente allo stesso modo.
Inoltre, l’Avvento, il periodo religioso che anticipa il Natale, è sostanzialmente diverso ed è caratterizzata da un sacrificio che chi è religioso deve effettuare, ovvero il digiuno. Infatti questo periodo si può anche chiamare digiuno della natività o quaresima invernale o di Natale. Inizia, per chi adotta il calendario giuliano, il 28 novembre; invece per altri il 15 dello stesso mese.
Una festa ortodossa, quindi, che è molto diversa da quella cattolica a cui siamo abituati.
Come e quando si festeggia il Natale Ortodosso?
La data, come già detto, in cui gli ortodossi festeggiano il Natale è il 7 gennaio di ogni, come dice il calendario giuliano.
Gli ortodossi festeggiano il Natale, come da tradizione, in maniera diversa dai cattolici. Infatti il periodo precedente alla festa è segnato dal digiuno (tranne il mercoledì e il venerdì in cui si può mangiare il pesce) e dalla preghiera che dura fino a 40 giorni.
Nel giorno di Natale è tradizione offrire candele e germogli di grano, mentre la Vigilia il digiuno è pressoché completo. Il culmine della festa religiosa è la Messa di Mezzanotte del giorno di Natale.