In alcuni casi è possibile essere contagiati contemporaneamente da Covid e influenza. Conosciamo questa condizione chiamata Flurona.
Con l’arrivo del freddo sono sempre di più le persone che devono fare i conti con l’influenza stagionale. Uno dei rischi maggiori in questo periodo è la co-infezione, ossia l’infezione contemporanea di Covid e influenza. Questo tipo di condizione ha il nome di Flurona: impariamo a conoscerla meglio anche venendo a conoscenza dei sintomi che la caratterizzano.
Cos’è la Flurona?
La Flurona non è una nuova malattia, ma si tratta dell’infezione contemporanea di Covid e influenza stagionale. Chi soffre di tale condizione è infatti stato colpito dal Coronavirus SARS-CoV-2 responsabile del Covid-19 e uno dei patogeni influenzali.
Attualmente non riconosciuto dai manuali di medicina, il nome Flurona nasce dall’unione di flu (influenza in inglese) e la contrazione di Coronavirus. I primi casi rilevati di questa condizione sono stati rilevati in Israele, precisamente all’Ospedale Beilinson di Petach Tikva. In realtà, però, già nel marzo 2020 esistevano casi di co-infezione svelati poi dalla rivista The Lancet.
Quanto è diffusa la Flurona?
Stando a quanto dichiarato dal Professor Giovanni Maga del CNR di Pavia a Repubblica, la Flurona sarebbe non troppo diffusa. Alcuni studi hanno dimostrato infatti che la probabilità di co-infezione è compresa tra lo 2,5% e lo 0,7%. Si tratta di dati migliori rispetto a quanto osservato prima della diffusione dei vaccini anti Covid quando le probabilità si attestavano attorno al 4%.
Sintomi e rischi
Giovanni Maga ha spiegato che la Flurona non comporta rischi particolari per le persone che non hanno problemi di salute. Chi è in salute, allora, non deve temere troppo questa condizione anche se la doppia infezione causa uno stato infiammatorio più forte. È infatti probabile che la febbre risulti più duratura. In tali situazioni la febbre è accompagnata da problemi quali tosse, male alle ossa, mal di gola, mal di testa e difficoltà a deglutire.
Più a rischio sono i soggetti fragili, gli anziani e i bambini. In questi casi è sempre bene fare riferimento al proprio medico in caso di una sintomatologia significativa.