I corridoi umanitari sono un mezzo che consente di accogliere chi si trova in condizione di pericolo. Scopriamo come funzionano e come si organizzano.
In questi ultimi tempi si sente parlare spesso di corridoi umanitari. È accaduto per l‘orrore avvenuto in Afghanistan e se ne sente parlare sempre di più in questi giorni per via della guerra in Ucraina.
Si tratta infatti di un programma legale che serve a trasferire persone in condizioni precarie o particolarmente vulnerabili aiutandole ad arrivare in paesi pronti ad accoglierli.
Scopriamo in breve come funzionano.
Corridoi umanitari: come nascono e che ruolo svolgono
In Italia, il progetto dei corridoi umanitari è nato il 15 Dicembre 2015 attraverso un’intesa tra la Comunità di Sant’Egidio, il Governo, la Tavola Valdese e le Chiese Evangeliche.
Più in generale si tratta di viaggi che si organizzano dopo aver analizzato diversi parametri che mirano ad evitare che chi si trova in situazioni disperate, punti ai così detti viaggi della morte. Viaggi in cui il rischio è quello di finire vittimae dei trafficanti di esseri umani.
Si tratta quindi di un modo per offrire assistenza sicura, legale e organizzata.
Come si attivano i corridoi umanitari
Per poter dar via ad un corridoio umanitario, il percorso da compiere è piuttosto articolato e necessita di tutta una serie di criteri che devono essere soddisfatti.
Per prima cosa, l’associazione che si propone deve inviare degli esperti sul posto per predisporre chi saranno i beneficiari.
Fatto ciò, si verificano tutte le segnalazioni e si inviano al Ministero dell’Interno italiano per effettuare altri controlli.
Le varie liste sono quindi inviate alle autorità consolari che rilasciano così dei visti solo per l’Italia. E tutto al fine di assicurare che il viaggio si svolga nel modo corretto.
Quando i profughi arrivano in Italia, vengono quindi accolti dai promotori del progetto che li ospitano in strutture apposite e che li aiutano ad integrarsi e ad imparare la lingua. Inoltre vengono scolarizzati i minorenni e sono messe in atto iniziative volte ad aiutare chi si trova in situazioni particolari.
Si tratta quindi di un campo d’azione vasto e delicato e che, al contempo, si rivela importante per via del sostegno che è in grado di garantire in i situazioni come quella dell’attuale guerra. Sopratutto per chi si trova in situazioni difficili dalle quali è impossibile uscire senza il giusto aiuto.