Giocare ai videogiochi fa bene, per lo meno durante la quarantena: la campagna di OMS e gli sviluppatori dei games per ridurre il contagio da COVID-19.
Giocare ai videogiochi fa bene, lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità … almeno fino a che vige la quarantena! Cambio di opinione quindi per l’OMS, che ora valuta i videogames come una buona terapia per controllare il distanziamento sociale e il contagio da coronavirus, e non causa di dipendenza e disordine mentale come affermato lo scorso 22 gennaio. Per incentivarne l’utilizzo l’Organizzazione ha anche chiesto aiuto agli sviluppatori di games e lanciato l’iniziativa #PlayApartTogether.
Il lancio della campagna per i videogiochi di OMS
L’iniziativa è stata annunciata da Ray Chambers, ambasciatore dell’OMS, con un post Twitter ricondiviso da tantissime case di sviluppo che hanno aderito all’iniziativa come Blyzzard, Riot Game, Zynga, Google Play e molti altri.
“Siamo in un momento cruciale per definire i risultati di questa pandemia – si legge nel tweet -. Le aziende del settore dei giochi hanno un pubblico globale: incoraggiamo tutti a #PlayApartTogether. Una maggiore distanza fisica più altre misure aiuteranno ad appiattire la curva e salvare vite“.
Quarantena e videogiochi: cos’è #PlayApartTogether?
#PlayApartTogether è la campagna lanciata dall’OMS e dalle aziende che producono video games, e perché? Per raggiungere più persone possibile e invitarle a restare a casa, a comunicare virtualmente, a mantenere il distanziamento sociale nella lotta al coronavirus.
Le aziende aderenti all’appello stanno spingendo come meglio credono i propri utenti a giocare e ad osservare tutte le misure essenziali per evitare il contagio da COVID-19.
Per spingere a giocare, Unity invita gli utenti più appassionati a buttarsi nella mischia e provare a imparare da soli come si crea un videogioco. Per rendere l’invito ancora più interessante Unity mette a disposizione, gratuitamente per tre mesi, la sua piattaforma di sviluppo con una lista di attività e lezioni da seguire per imparare a creare un gioco.
Riot Game invece annuncia, sempre tramite un tweet, la possibilità di seguire delle lezioni gratuite per giovani delle scuole medie o superiori che vogliono ottenere un curriculum di progettazione di giochi.
Come scrivono nel tweet: “Questi piani di lezione sono pensati per un’aula, ma scommettiamo che sarebbero fantastici a casa. Tutto ciò che serve è internet e una stampante”.
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