Secondo gli esperti la pandemia da Coronavirus sarebbe solo all’inizio: il picco si avrà a metà del mesi di marzo, con andamento esponenziale.
Secondo una ricerca pubblicata da Enzo Marinari, del dipartimento di Fisica della Sapienza di Roma, e da Enrico M. Bucci della Temple University di Filadelfia, l’epidemia da Coronavirus in Italia non avrebbe ancora raggiunto il suo picco più alto e anzi, i contagi avvenuti finora sarebbero solo l’inizio:
“In Italia l’epidemia di Covid-19 è ancora in fase iniziale, con un andamento esponenziale: c’è un raddoppio dei casi ogni 2 giorni e mezzo e lo scenario, tra infettati, ricoveri e casi clinici gravi è simile a quello della Corea del Sud”, hanno fatto sapere i due scienziati, consigliando di non abbassare la guardia in un momento tanto delicato.
Coronavirus in Italia: i numeri del contagio
Finora in Italia sarebbero oltre 1800 le persone contagiate e i numeri sono destinati a crescere nelle prossime ore. Secondo una ricerca riportata da Cattiviscienziati.com la situazione è destinata a peggiorare a metà marzo.
La preoccupazione degli esperti non è tanto per il sempre maggior numero di contagi quanto per l’impatto che essi potrebbero avere sul servizio sanitario nazionale: se è vero infatti che in molti casi i pazienti più gravi riescano a salvarsi grazie alla terapia intensiva, è pur vero che essa non potrà essere offerta a tutti coloro che ne abbiano bisogno qualora l’epidemia dovesse espandersi tanto velocemente.
“Il numero di posti letto richiesti in terapia intensiva crescerà rapidamente nella prima settimana di marzo, configurando una situazione di crisi per le strutture sanitarie del territorio”, si legge nella ricerca dei due scienziati e, pertanto, essi invitano a non mitigare le misure contenitive, ma anzi a cercare di potenziarle là dove fosse possibile.
COVID-19 nel resto del mondo
Mentre in Italia il governo e gli organi sanitari hanno adottato delle speciali misure per cercare di limitare il numero dei contagi, i casi di Covid-19 hanno iniziato a manifestarsi anche nel resto del mondo.
Anche lo scrittore Luis Sepulveda è ricoverato insieme alla moglie perché è risultato positivo al virus.