Coronavirus, da Calzedonia a Luisa Spagnoli: i negozi scelgono di chiudere

Coronavirus, da Calzedonia a Luisa Spagnoli: i negozi scelgono di chiudere

Molti negozi, in Italia, hanno scelto di chiudere temporaneamente a causa dell’emergenza coronavirus. Ecco le aziende che hanno abbassato le serrande.

A causa dell’emergenza coronavirus e viste le disposizioni che hanno reso tutta l’Italia zona protetta, anche il settore della moda e dell’abbigliamento si schiera contro il contagio. Per limitare la circolazione del virus, molti brand hanno disposto, per scelta, di abbassato temporaneamente le serrande degli store nel territorio italiano. A partire dall’11 marzo 2020, i 900 negozi del Gruppo Miroglio saranno chiusi. Anche Calzedonia, che aveva già disposto la chiusura dei punti vendita del Nord, ha ampliato poi la delibera anche a quelli del resto del territorio. Non sono i soli ad aver voluto prendere questa decisione. Molti altre aziende hanno sposato la stessa linea di pensiero, in tutela dei dipendenti e degli avventori.

Quali sono i negozi chiusi in Italia?

Che la moda fosse stata messa in ginocchio dal COVID-19, ormai è assodato, ma la scia del disastro, anche economico, causato dal virus non sembra accennare ad arrestarsi.

Cartello negozio chiuso

Per poter far fronte all’emergenza, il Gruppo Miroglio ha scelto di disporre la chiusura, temporanea, dei 900 punti vendita dei marchi: MotiviOltreFiorella RubinoElena Mirò e Caractère per poter far fronte all’emergenza coronavirus.

Anche i brand Liu Jo, Coccinelle, Boggi Milano e Luisa Spagnoli hanno deciso di seguire l’esempio.

Tuttavia, non sono stati i primi a dare tali direttive: il brand Calzedonia aveva già disposto la chiusura volontaria dei negozi nel Nord Italia, estendendola ora a tutto il territorio nazionale.

Non finisce qui. La lista delle aziende legate all’abbigliamento, che hanno preso la decisione di chiudere, spontaneamente, gli store comprende anche Decathlon, la famosa catena di articoli sportivi francese.

La comunicazione ufficiale è arrivata attraverso una mail ufficiale, mandata ai consumatori che recita: “Da mercoledì 11 e fino a venerdì 13 marzo compreso, tutti i negozi Decathlon sul territorio nazionale resteranno chiusi al pubblico per decisione aziendale. Questa misura si aggiunge a quanto definito dal DPCM che prevede la chiusura nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 marzo“. Secondo il decreto emanato dal ministero, le attività come centri commerciali e altri negozi, abitualmente aperti, rimarranno chiusi, nel weekend sottolineato dalla comunicazione, per evitare si creino assemblamenti.

Notizia simile è stata data anche da Coin, la più grande catena italiana di grandi magazzini, che ha disposto la chiusura fino al 22 marzo. Nella comunicazione ufficiale spiegano che è loro responsabilità garantire ai loro 3000 collaboratori e ai clienti lo standard massimo di sicurezza in questa situazione di pericolo sanitario.

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