Il mondo dello spettacolo si mobilita per i ragazzi “prigionieri” della Royal Caribbean

Il mondo dello spettacolo si mobilita per i ragazzi “prigionieri” della Royal Caribbean

Alcuni cittadini italiani sono rimasti a bordo della nave Royal Caribbean a causa dell’emergenza Coronavirus. Alcuni vip si sono mobilitati per cercare di rimpatriarli.

Fiorello, Gabriele Parpiglia, Antonello Venditti e Barbara D’Urso, hanno usato i canali social e quelli TV per portare all’attenzione della Farnesina e delle autorità il caso dei giovani Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris, rimasti “prigionieri” – insieme ad altri italiani – della nave Royal Caribbean a causa dell’emergenza Coronavirus. Un caso simile a quello della nave Diamond Princess, ma se possibile con risvolti ancor più gravi e preoccupanti.

Fonte Foto: https://www.instagram.com/pomeriggio5tv/?hl=it

L’appello delle celebrità per i prigionieri della nave

Riccardo Rapisarda, Giovanna Salaris e le altre persone rimaste a bordo della Royal Caribbean hanno fatto sapere di esser stata “dimenticate” dalle autorità, mentre nel mondo è in corso l’emergenza più grave dopo il secondo dopoguerra.

Al loro appello si sono uniti alcuni personaggi noti dello show business, come Antonello Venditti e Fiorello, mentre Gabriele Parpiglia ha cercato di sensibilizzare le persone sulla situazione paradossale che ha colpito Riccardo e gli altri concittadini rimasti a bordo della nave.

Della vicenda si è parlato anche a Pomeriggio Cinque, dove Barbara D’Urso ha letto una nota della Farnesina, che ha assicurato che si occuperà di far rimpatriare i cittadini italiani non appena la situazione lo consentirà.

Gli italiani rimasti a bordo della Royal Caribbean

Riccardo e altri cinque concittadini italiani sono rimasti a bordo della nave – dove nel frattempo avrebbero iniziato a manifestarsi i primi casi accertati di Coronavirus, a quanto riporta Il Messaggero, proprio come sulla Diamond Princess – e dove molti di loro, che lavoravano proprio a bordo dell’imbarcazione, sono stati licenziati.

Il peggio è che mentre il focolaio ha iniziato a svilupparsi la nave sarebbe rimasta in mezzo all’oceano, impossibilitata allo sbarco fino a quando le autorità non lo consentiranno. Sui social in tanti stanno seguendo la vicenda e si sono uniti all’appello per aiutare Riccardo e gli altri “prigionieri” della nave.

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Fonte Foto: https://www.instagram.com/pomeriggio5tv/?hl=it