Coronavirus, fase 2: ci si potrà recare dai fidanzati?

Coronavirus, fase 2: ci si potrà recare dai fidanzati?

Con l’uscita del DPCM del 26 aprile, che annuncia la fase 2, molti si pongono domande sugli spostamenti: ci si potrà recare dai fidanzati o solo dai parenti?

Il DPCM del 26 aprile, annunciato in conferenza stampa dal premier Giuseppe Conte, apre le porte alla fase 2 di convivenza con il virus SARS-Cov-2 e porta con sé molte domande, in particolare sugli spostamenti. Chi posso incontrare dopo il 4 maggio? Nella fase 2 ci si potrà recare dai fidanzati? In una prima interpretazione sembrava che non ci si potesse spostare per raggiungere fidanzati e amici, ma solo parenti e famigliari. Tuttavia Palazzo Chigi e Conte hanno chiarito il dilemma: per congiunti si intende anche affetti stabili, quindi fidanzati e amici sono compresi.

Chi si potrà incontrare dal 4 maggio?

Coppia

Chi potremo incontrare con l’avvio della fase 2? Nell’espressione “si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti”, presente tra le prime norme portate avanti dal nuovo DPCM del 26 aprile, sta il nocciolo della questione. Il significato di congiunti pare ammettere i legami di parentela come quelli di amicizia e simili, ma da una prima interpretazione sembrava che fidanzati e amici non fossero compresi nel pacchetto.

Congiunti è un termine ambiguo, che ha subito messo in allarme gli italiani e che ha dovuto chiarire il governo e lo stesso Giuseppe Conte il giorno successivo, in una visita a Milano: “Chiariremo meglio il termine, non significa che si potrà andare in casa altrui a trovare amici e a fare feste, ma si potrà andare da parenti e persone con cui si hanno stabili relazioni affettive.  Sembra quindi che nella fase 2 vincerà l’amore, i fidanzati sono ricompresi nel termine così come gli amici con cui si ha un legame stretto.

Chiarezza sin da subito invece per quando riguarda gli incontri tra parenti: potranno riabbracciarsi, sempre mantenendo le distanze e indossando i dispositivi di protezione individuale, come la mascherina, ed evitando assembramenti.

Gli spostamenti nella fase 2

Poco sembra cambiato nel documento ufficiale per quanto riguarda i rapporti e il distanziamento sociale. Dal 4 maggio inizieranno a riaprire alcune imprese per far ripartire l’indispensabile meccanismo dell’economia, come il tessile e le costruzioni, ma la raccomandazione rimane quella di stare a casa.

Lo spostamento dalla propria abitazione è ammesso solo per esigenze lavorative, di estrema necessità, di salute e per andare (unica novità) a trovare i congiunti, sempre all’intero dei confini regionali.

E per l’autocertificazione? Quella rimane per qualsiasi uscita da casa, anche per trovare i parenti. Come ha affermato il premier durante la conferenza stampa di domenica 26 aprile: “Fino a che ci saranno restrizioni sugli spostamenti, servirà un foglio che certifichi la vostra destinazione”.

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