Coronavirus: esiste un fondo di Amazon per i lavoratori positivi

Coronavirus: esiste un fondo di Amazon per i lavoratori positivi

Amazon Relief Fund è un fondo di soccorso per i lavoratori dell’e-commerce, soprattutto nell’area degli Stati Uniti, positivi al Coronavirus… ma non solo!

È stato lo stesso Jeff Benzos, AD e fondatore di Amazon, a creare il fondo Amazon Relief Fund. Esso ha al suo interno già 25 milioni di dollari e servirà per sostenere i dipendenti, soprattutto nell’area degli Stati Uniti, affetti da coronavirus COVID-19. In futuro, come annunciato, verrà utilizzato anche per altre situazioni di estrema emergenza. Con l’aumento dei contagi anche nella Grande Mela, l’impegno della più grande azienda di e-commerce per la salute e il sostentamento economico dei suoi dipendenti pare encomiabile. Ma non mancano le polemiche, essendo il fondo aperto a donazioni e contributi pubblici.

Cos’è il fondo Amazon Relief?

Fonte foto: https://www.facebook.com/amazon.it/

Amazon Relief Fund nasce dalla volontà dell’imprenditore, fondatore, presidente e AD di Amazon, Jeff Bezos, che dichiara ad alcuni giornali americani come Indipendent: “L’obiettivo è di supportare i nostri dipendenti negli Stati Uniti, i fornitori di servizi di consegna, i nostri partner di consegna Amazon Flex, i nostri collaboratori, lo staff Adecco, lo staff RES e gli autisti. Tutti coloro che sono in difficoltà finanziarie a causa della quarantena o positività al COVID-19″.

Da come si legge su un articolo presente sul blog Amazon: “I candidati possono richiedere e ricevere una sovvenzione personale dal fondo che varia da 400 ai 5.000 dollari a persona”.

E le buone notizie non finiscono qui: “L’Amazon Relief Fund supporterà i dipendenti e appaltatori di tutto il Mondo che devono affrontare difficoltà finanziarie dovute ad altri eventi qualificanti. Ad esempio un disastro naturale, un’emergenza dichiarata a livello federale o difficoltà personali impreviste”.

Il fondo creato per l’emergenza conta già al suo interno 25 milioni di dollari, cifra che potrebbe crescere. Infatti le donazioni al fondo di soccorso di Amazon, per i propri dipendenti, sono aperte a donazioni e contributi pubblici.

Polemiche sul fondo di soccorso dell’e-commerce

Questa lodevole iniziativa si va a sommare a tante altre attuate all’interno del territorio degli Stati Uniti. Prendiamo ad esempio la ricerca di personale, oltre a essere indispensabile per l’incremento degli ordini, è anche una boccata di ossigeno per tutti quelli che non lavorano più anche a causa della pandemia da coronavirus COVID-19.

Non per tutti tuttavia questo gesto è apprezzato: tanti utenti, come spiega il giornale statunitense Indipendent, si sarebbero scagliati sul fondo dopo aver ricevuto un invito a fare una donazione. “È possibile fare una donazione volontaria al fondo, ma non ci aspettiamo che qualcuno lo faccia”, riporta il giornale. E un portavoce di Amazon commenta così l’accaduto: “Per impostare un fondo di questo tipo è necessario che sia aperto a donazioni e contributi pubblici, che non stiamo sollecitando in alcun modo”.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/amazon.it/

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