Controindicazioni dell’olio di perilla

Controindicazioni dell’olio di perilla

Un antiallergico che non provoca sonnolenza e disturbi dell’attenzione

Controindicazioni dell’olio di perilla: molto poche rispetto al gran numero di benefici che questo prodotto ricavato dal cosiddetto “basilico cinese” è in grado di apportare.
In quanto integratore alimentare, l’olio di perilla può essere assunto comodamente in perle gelatinose o adoperato a crudo in piccole quantità per aromatizzare le pietanze: è bene sapere però che la perilla ha un aroma molto particolare e certamente riconoscibile, che potrebbe risultare inadatto al gusto di alcuni.

Le azioni dell’olio di perilla e le sue sinergie con altri farmaci

L’olio di perilla è consigliato soprattutto a chi ha bisogno di abbassare la pressione arteriosa e tenere sotto controllo il colesterolo. Queste persone sono spesso già sottoposte a terapie adeguate alla loro patologia e che comprendono nella maggior parte dei casi farmaci anticoagulanti. L’olio di perilla infatti ne amplificherà l’efficacia e si correrà il rischio di causare sanguinamenti improvvisi, anche ingenti a seguito di traumi minimi o piccole ferite. Tra i farmaci anticoagulanti e antitrombotici più comuni ci sono l’aspirina e il farfari.
I pazienti diabetici che fanno uso regolare e continuato di insulina dovranno consumare quantità minime di olio di perilla, poiché la sua assunzione massiccia abbassa la sensibilità dell’organismo all’insulina, riducendo l’efficacia della terapia.

Olio di perilla: controindicazioni che non ci sono

Contrariamente alla maggior parte degli antistaminici l’olio di perilla non provoca alcuna sonnolenza né difficoltà di concentrazione, inoltre può essere assunto anche da soggetti che hanno intolleranze ai lieviti e all’alcool, le quali normalmente hanno difficoltà ad assumere tinture madri che sono prodotte a partire da basi alcoliche.
Nonostante il fatto che sia un prodotto assolutamente naturale, è bene consultare il medico sull’opportunità di cominciare ad assumerlo durante lo stato di gravidanza o di allattamento.