Controindicazioni della Garcinia Cambogia

Controindicazioni della Garcinia Cambogia

In quali casi è sconsigliato assumere questo frutto

Controindicazioni della Garcinia Cambogia: riguardano essenzialmente la sua combinazione con farmaci finalizzati alla cura del diabete e la sua assunzione da parte di chi ha problemi epatici o cardiologici.

Accorgimenti generici

Innanzitutto sarà bene non assumere più di 1500 mg di Garcinia al giorno. Gli integratori comunemente in commercio si presentano in forma di pastiglie, ognuna delle quali contiene in genere 500 mg di Garcinia. Si dovrà quindi assumere gli integratori tre volte al giorno, preferibilmente un’ora prima dei pasti principali. Per gli integratori liquidi se ne dovranno assumere una o due gocce prima di ogni pasto.
Si sconsiglia di assumere integratori a base di Garcinia a coloro che assumono abitualmente molta caffeina, a chi assume altri integratori oltre a quelli che contengono Garcinia e alle donne in stato di gravidanza.

Controindicazioni della Garcinia Cambogia per chi soffre di patologie specifiche

La Garcinia Cambogia è in grado di abbassare il tasso glicemico del sangue. Per questo motivo non si dovrebbe assumere Garcinia durante una terapia a base di insulina perché la combinazione di quest’ultima con l’acido idrossicidrico presente nel frutto potrebbe portare a pericolosi episodi di ipoglicemia.
Il Singulair è un farmaco utilizzato per il trattamento dell’asma causato da acute reazioni allergiche. E’ stato osservato che la combinazione di questo farmaco con integratori a base di Garcinia ha procurato gravi insufficienze epatiche, affaticando eccessivamente il fegato.
Il farmaco Warfarin, conosciuto anche come Coumadin, è un farmaco anticoagulante utilizzato per curare la trombosi. Durante l’assunzione di questo farmaco è altamente sconsigliato assumere Garcinia, perché gli acidi in essa contenuta interferiscono con il tempo di coagulazione del sangue che il farmaco tende a controllare.
Uno studio condotto sui topi ha dimostrato che la Garcinia produce una sinergia con la serotonina di cui devono tenere conto le persone che stanno seguendo cure psichiatriche o fanno uso frequente di antidolorifici.