L’ inserimento al nido è un momento delicato nella vita di vostro figlio e della famiglia. Perché carico di emozioni e sensazioni diverse. Ecco alcuni consigli.
L’inserimento al nido per i bambini si tratta del primo distacco dalla mamma. In più rappresenta l’inizio di una nuova avventura in un gruppo di coetanei e con diverse figure di riferimento. L’esperienza della separazione e il graduale inserimento in un nuovo contesto non riguardano solo i bambini, ma anche i genitori e gli educatori. I quali dovrebbero tenerlo ben presente ed essere attenti ad aiutare entrambi a gestire il distacco nel migliore dei modi. La mamma, sapendo che lascia suo figlio in buone mani sarà sicuramente più serena e rilassata. Così l’inserimento al nido non sarà difficile.
L’inserimento al nido: consigli utili
A seconda dell’età, del temperamento del bambino e della qualità delle sue relazioni con i genitori ci saranno diverse reazioni alla separazione e tempi differenti per un sereno inserimento.
Vediamo l’inserimento al nido a 1 anno. Nei primi mesi di vita è probabile che l’ansia per il nuovo ambiente si manifesti in maniera meno evidente. Mentre nel periodo dell’angoscia per l’estraneo (intorno agli 8/9 mesi circa) ci saranno più difficoltà.
Chi è stato sempre a casa con poche occasioni di socializzare o essere affidato ad altri farà più fatica ad ambientarsi. Quindi non tenete i vostri figli in una bolla di cristallo perché tanto prima o poi dovranno uscirne e quando lo dovranno fare così soffriranno meno.
L’inserimento al nido: come funziona?
– lasciate che porti con sé il ciuccio e/o il pupazzetto/copertina preferiti. In modo da avere un oggetto consolatorio e che mantenga una continuità con la casa.
– cercate di sentirvi realmente serene e tranquille nel lasciare il bambino, congedandovi con affetto e col sorriso senza prolungare i saluti.
– non andate mai via di nascosto e ditegli sempre la verità. Se sgattaiolare via mentre è distratto può sembrare una buona strategia per allontanarsi senza sentirlo piangere, è invece un modo per farlo sentire tradito e insicuro e fargli temere che la mamma possa sparire inaspettatamente per non tornare più.
– cercate di far fare l’inserimento ad un’unica persona della famiglia. Individuate una figura di riferimento per il vostro piccolo che sia sempre la stessa. Potrete essere voi, il papà, un nonno o (se il rapporto è forte e solido) anche la baby sitter. Purché non ci si alterni. Questo gli darà maggiore sicurezza e sarà una costante in un periodo già ricco di novità e cambiamenti.
– per quanto possibile, cercate di mantenere anche a casa le stesse routine e gli stessi orari, ad esempio per il pranzo o per la nanna. Questo aiuterà il vostro bambino ad abituarsi con maggiore facilità senza mandarlo in confusione all’arrivo di ogni week end.
– È molto importante, sia per voi stesse che per il vostro bambino, cercare di instaurare fin da subito un sereno rapporto di stima e fiducia con le educatrici. In questo modo anche vostro figlio percepirà serenità e si sentirà rassicurato vedendo il buon rapporto che avrete con le sue maestre. Ricordatevi che le educatrici non sono figure che intendono sostituirsi a voi, ma sono un supporto importante al quale rivolgersi e affidarsi.
– Cercate, anche nel corso dell’anno, di ritagliare momenti di colloquio individuale con le educatrici di vostro figlio.