Abbiamo esagerato coi raggi UVA e ora vogliamo togliere il rossore della lampada. Come fare?
Se siamo patite della tintarella in tutti i periodi dell’anno e ricorriamo spesso a lampade abbronzanti per avere un bel colorito caraibico, può capitare di dover combattere col rossore dovuto all’eccessiva esposizione ai raggi UVA.
Nei solarium più qualificati si viene assistiti da un esperto che ci consiglia al meglio per poter ottenere una bella abbronzatura senza però causare danni alla pelle: mai più di 10 minuti alla volta, mai senza crema protettiva ancor più se abbiamo la pelle chiara, e mai tutti i giorni, meglio un paio di volte alla settimana per arrivare a tre quando la nostra pelle è già scura.
Dopo l’esposizione ai raggi UVA, usare sempre una crema apposita lenitiva e rinfrescante.
Capita però di volerci abbronzare velocemente, e di non dare ascolto ai consigli di chi ne sa più di noi, andando incontro a irritazioni della pelle più o meno gravi, e allora come togliere il rossore della lampada?
In farmacia potete trovare i prodotti della linea Foille, la migliore per combattere bruciori e scottature che viene impiegata in ambito ospedaliero anche in caso di gravi ustionati: se avete esagerato, potete chiedere la pomata apposita per le scottature, che puzza un po’ ed è molto oleosa, ma in meno di 24 ore migliorerà decisamente lo stato della vostra pelle alleviando il dolore e lenendo il rossore. Altrimenti, se vi siete scottate ma in maniera leggera, potete optare per un latte doposole della linea Foille Sole, creata appositamente per i danni da esposizione solare. Oppure, chiedere, sempre in farmacia, della crema Biafin, anch’essa ottima per combattere ustioni e irritazioni, coadiuvante nella rigenerazione della pelle anche dopo trattamenti di radioterapia.
C’è chi si arrangia in casa con il succo di aloe o con gli impacchi di olio, che possono essere utili, sì, ma hanno effetto puramente palliativo. Se volete eliminare il rossore e il bruciore dovuto all’eccessiva esposizione alle lampade meglio puntare su prodotti clinicamente testati, e quindi molto più efficaci.