Quando il termine della gravidanza si avvicina ci si chiede spesso come stimolare il parto: ecco i consigli più frequenti.
Nella maggior parte dei casi il travaglio arriva in modo spontaneo quando ci sono le condizioni favorevoli per far sì che questo accada. Quando però il piccolo inizia a farsi attendere, ci sono dei modi per stimolare il parto? In linea di massima il termine della gravidanza viene considerato intorno alla 38esima settimana, ciononostante in media il periodo si estende alle 40 settimane, ma può andare anche oltre. All’avvicinarsi del termine si viene informate su come indurre il parto e, quindi sulle tecniche usate. Ma spesso vengono anche dati dei suggerimenti da seguire prima del termine, vediamo quindi come anticipare il parto in modo naturale.
Come stimolare il parto: gli esercizi
Tra i tanti consigli che vengono proposte alle future mamme che si domandano come partorire prima c’è sicuramente quello di camminare. Sembra, infatti, che fare dell’attività fisica durante tutto il periodo della gravidanza aiuti a far assumere ala piccolo la posizione corretta e favorisca anche l’insorgenza naturale del travaglio.
Naturalmente ci si riferisce a delle attività leggere, vanno bene quindi le passeggiate ma anche degli esercizi per la respirazione e lo yoga, sempre però evitando esercizi faticosi o più complessi da eseguire. Nelle ultime settimane il consiglio è quello di cercare di camminare o fare le scale, sempre però senza stancarsi in modo eccessivo.
Come stimolare il travaglio
L’inizio del travaglio può essere anche ostacolato dall’accumularsi del nervosismo e dello stress, per questo spesso viene suggerito di fare dei bagni caldi per rilassarsi. Anche avere dei rapporti frequenti può aiutare l’insorgenza spontanea del travaglio. Bisogna però tenere in considerazione che ci sono situazioni particolari, come il rischio di parto prematuro, in cui il medico potrebbe consigliare di astenersi.
L’efficacia di questi metodi per stimolare il parto naturale non è sempre valida, e talvolta si deve ricorrere a delle procedure mediche. In questi casi sarà il ginecologo a valutare la situazione e solitamente si potrebbe procedere iniziando dallo scollamento delle membrane, prima di ricorrere ad altri metodi di induzione del parto.