Quali sono i prodotti senza glutine rimborsati dallo Stato?
La celiachia è un’intolleranza particolarmente fastidiosa: impedisce di mangiare qualsiasi alimento contenga il glutine. Niente pane, niente pasta, niente pizza: un incubo per molti italiani! La soluzione però esiste, ed è l’acquisto di cibi simili ma privi di glutine. Peccato che costino un occhio della testa, e allora che cosa bisogna fare? Ci ha pensato il Ministero della Salute con le agevolazioni fiscali per celiachia: un tetto massimo di spesa mensile rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale. Ma attenzione: i prodotti coperti dall’agevolazione devono trovarsi sulla lista ufficiale.
Il Registro nazionale dei prodotti destinati a un’alimentazione particolare
Il sito del Ministero della Salute contiene una apposita sezione che contiene l’elenco dei prodotti senza glutine rimborsabili. Potete cliccare sul file A2 Alimenti senza glutine o B2 Alimenti senza glutine: il primo è per prodotto, il secondo per impresa. Si aprirà a questo punto un PDF, che potete conservare sul computer e consultare prima di andare a fare la spesa. Entrambe le liste sono in ordine alfabetico, ma consigliamo di leggere quella per impresa. In questo modo, a seconda del negozio specializzato o supermarket più vicino a casa, si saprà che cosa comprare.
Agevolazioni fiscali per celiachia: che cosa coprono
I prodotti senza glutine inclusi sono di vario genere: pane, pasta, riso. Ma anche snack più sfiziosi, come cornetti farciti all’albicocca o al cioccolato fondente. Le agevolazioni fiscali per celiachia si possono spendere comprando gnocchi di patate con riso e spinaci o riso e pomodoro. O magari per concedersi una bella focaccia genovese, una pizza rossa, una crostata di fragole, albicocche eccetera. Poi ci sono i biscotti, al cacao, alle mandorle, alle nocciole; e gelati, crostini, savoiardi, taralli, frollini, grissini. Tutto quello che mangiano le persone non affette da celiachia, gratis ogni mese.