Pratico e funzionale, il box doccia si è imposto come alternativa sempre più gettonata alla vasca da bagno, soluzione di grande impatto ma anche più ‘impegnativa’ (sia per lo spazio necessario che per il maggior consumo di acqua). Non a caso, le cabine doccia sono particolarmente adatte a bagni di dimensioni contenute, in quanto consentono di ottimizzare gli spazi a disposizione senza rinunciare ad un tipo di comfort ormai indispensabile. In aggiunta, può rappresentare un elemento che contribuisce a definire ulteriormente lo stile di arredamento dell’intero ambiente. Ragion per cui, il box doccia non va scelto soltanto per le caratteristiche tecniche o pratiche ma anche per la capacità di integrarsi all’interno del bagno e degli altri elementi che lo caratterizzano. In questo articolo vedremo come scegliere il modello più adatto a specifiche esigenze tecniche o stilistiche.
Le varie opzioni
Quando si parla di “box doccia”, si fa riferimento ad una vasta gamma di soluzioni che si differenziano tra loro per diversi aspetti. Il primo è la posizione della doccia: essa può essere installata tra tre pareti in muratura (lasciando libero un lato per l’accesso), nell’angolo individuato da due pareti oppure su di una parete aperta; nell’ultimo caso, si ha maggiore flessibilità di installazione. Per ciascuna di queste opzioni esistono soluzioni specifiche, per mezzo della quali sfruttare in maniera ottimale lo spazio disponibile:
- il box doccia vero e proprio, ossia una cabina di forma quadrata o rettangolare indicata soprattutto per l’installazione in bagni dalle dimensioni contenute;
- le porte doccia sono degli infissi in vetro, quasi sempre ad anta singola o doppia, ideali per convertire una nicchia in doccia;
- walk in; soluzione molto innovativa, che si addice ad ambienti spaziosi. Lo spazio riservato alla doccia è delimitato soltanto su due lati paralleli, così da facilitare l’ingresso e l’uscita (anche per anziani e disabili).
Poiché le opzioni sono tante, così come i fattori da tenere in considerazione, è bene cercare di orientarsi tra le svariate possibilità che offre il mercato, magari consultando un e-commerce specializzato come www.inbagno.it.
I fattori da tenere in considerazione
Il fattore estetico è soltanto uno degli aspetti da tenere in conto quando si sceglie un box doccia per il proprio bagno. La scelta va determinata in base ai seguenti parametri:
- lo spazio a disposizione: nei bagni piccoli, meglio un box doccia (non più grande di 120 cm di lunghezza) o una porta a soffietto; quest’ultima soluzione è la migliore per limitare al massimo l’ingombro dell’apertura dell’anta. In bagni più grandi, invece, si può prendere in considerazione il walk in;
- il budget: in commercio si trovano soluzioni adatte a qualsiasi possibilità di spesa; i modelli più economici costano poco più di 50 euro mentre un box doccia di ultima generazione (completo di idromassaggio e altre funzioni) può sfiorare i mille euro. Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, i prezzi oscillano tra i 100 ed i 400 euro;
- lo stile di arredo del bagno; questo è un aspetto che incide in maniera significativa sulla scelta finale: se non si hanno particolari pretese, una box doccia essenziale e una parete singola (incluse quelle in PVC) sono le soluzioni più adatte, in special modo se non si hanno molte risorse da investire. Cabine in vetro con dettagli cromati e una colonna doccia multifunzione, invece, sono maggiormente indicati per bagni grandi e ricercati, dal punto di vista del design.
Una menzione a parte meritano i piatti doccia, una soluzione applicabile in qualsiasi contesto. In commercio ci sono modelli in ceramica, acrilico e vetroresina, disponibili in diversi formati (quadrato, rettangolare e angolare). In aggiunta, si può scegliere la modalità di posa: l’installazione a filo con il pavimento è la più indicata per bagni moderni dallo stile minimalista.