Come sbattezzarsi: come e dove inviare la richiesta ufficiale per non far più parte della Chiesa cattolica in caso di ripensamento da adulti.
Sono molte le persone che in età adulta, pur essendo state battezzate per volere dei genitori, affrontano dubbi riguardanti la loro fede. Alcuni arrivano anche a rinnegarla, al punto da voler cancellare il proprio battesimo, e quindi l’appartenenza alla comunità cattolica. Come sbattezzarsi in Italia? Se te lo stai chiedendo, sappi che l’iter è in realtà molto più semplice di quanto si possa credere.
D’altronde, l’adesione a una comunità religiosa in Italia deve essere basata sulla volontà dell’individuo, non su quella dei suoi genitori o tutori, secondo quanto stabilito la Corte costituzionale con la storica sentenza 234 del 1984. Per questo motivo togliere il battesimo a una persona che lo ha ricevuto prima ancora di imparare a parlare non può essere così complesso. Scopriamo insieme come sbattezzarsi dalla Chiesa cattolica.
Come sbattezzarsi: il modulo necessario
Vediamo nel dettaglio tutto quello che bisogna sapere per procedere con la pratica di sbattezzo. In primis, occorre aver compiuto almeno i 16 anni d’età, o in alternativa bisognerà avere l’autorizzazione da parte dei genitori o dei propri tutori legali.
A questo punto, basterà inviare una lettera al parroco della parrocchia in cui si è ricevuto il sacramento. Nella lettera bisognerà specificare chiaramente di non voler più far parte della Chiesa cattolica. Non c’è bisogno di utilizzare troppa fantasia. Basta inserire i dati essenziali e copiare un modulo di esempio come quello disponibile a questo link dell’Uaar, l’Unione degli atei agnostici e razionialisti.
Per inviare la lettera bisognerà utilizzare una raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa, è possibile affidarsi a un indirizzo email (purché si conosca quello del parroco) o a un fax, se non si può recapitare personalmente la missiva nella chiesa di riferimento. Se ci si reca sul luogo è comunque importante farsi lasciare una ricevuta dal parroco. Ma cosa possiamo fare se non conosciamo la chiesa in cui siamo stati battezzati? La soluzione è semplice. Basta effettuare una ricerca sul portale ufficiale della Conferenza episcopale italiana o chiedere i dati relativi alla parrocchia diretttamente alla chiesa in cui si è effettuato un altro sacramento, come la comunione, la cresima o il matrimonio. In caso sorgessero problemi, si può richiedere l’intervento dell’Uaar via email all’indirizzo soslaicita@uaar.it.
Quanto tempo ci vuole per sbattezzarsi
Dall’arrivo della richiesta di sbattezzo, per la legge italiana le parrocchie sono obbligate a rispondere entro 15 giorni attraverso una lettera di conferma. Qualora non dovesse arrivare alcuna risposta dall’autorità religiosa, lo sbattezzando può effettuare ricorso presso il Garante dei dati personali per chiedere un suo intervento, o in alternativa chiedere anche in questo caso l’intervento dell’Uaar.
Ma cosa succede dopo che ci si è sbattezzati? Nel concreto nulla. Lo sbattezzo, che è del tutto gratuto per il richiedente, non influisce infatti né sul matrimonio effettuato in chiesa, né sui sacramenti per i quali si è svolto un ruolo importante, come quello di testimone, di padrino o di madrina.