Guerra in Ucraina: come funziona il congelamento dei beni russi in Italia

Guerra in Ucraina: come funziona il congelamento dei beni russi in Italia

Come funziona il congelamento dei beni in Italia, applicato ai danni di 680 oligarchi e magnati russi vicini a Putin.

Il mondo occidentale sta cercando di stringere in una morsa economica la Russia. Colpiti in particolare gli oligarchi più vicini a Vladimir Putin, anche in Italia. In seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, sono iniziati i provvedimenti di congelamento dei beni nel nostro Paese di tutti coloro che sono stati inseriti nella lista nera dell’Unione europea, in totale 680 nomi.

Il valore economico complessivo dei beni congelati, stando ai dati riferiti dalla Guardia di finanza, ammonterebbe a circa 143 milioni di euro. Il congelamento è regolato dal decreto legislativo 22 giugno 2007, numero 109. Ecco nel dettaglio come funziona.

Guerra in Ucraina: l’Italia congela i beni russi

Con il congelamento dei beni economici viene sostanzialmente fatto divieto, alle persone colpite, di poter muovere denaro per operazioni economiche di vario genere. Si tratta di un provvedimento che entra in gioco per cercare di prevenire l’utilizzo di un sistema finanziario che abbia lo scopo di sovvenzionare il terrorismo o il mercato delle armi di distruzione di massa.

Soldi

La disposizione relativa al congelamento dei fondi viene disposta dal ministro dell’Economia e delle Finanze su proposta del Comitato di sicurezza finanziaria e ha durata di sei mesi, rinnovabili nelle stesse forme fino a quando le condizioni che hanno portato alla proposta restano invariate.

Cosa succede alle risorse congelate in Italia

Le risorse congelate sono tenute in custodia e amminsitrate dall’Agenzia del demanio. L’autorità ha il compito di gestire tali risorse anche qualora venissero applicati provvedimenti di sequestro o confisca che abbiano ad oggetto le stesse risorse economiche.

Qualora un individuo dovesse essere cancellato dalla lista, il Comitato ha il compito di chiedere a un nucleo speciale della Guardia di finanza di comunicarlo all’avente diritto. Sarà a questo punto proprio il diretto interessato a dover prendere in consegna i beni congelati entro 180 giorni.