Guida alle regole e ai requisiti dell’Erasmus+
Il progetto Erasmus ha cambiato forma molte volte nel corso degli anni. Da Erasmus a Socrates a LLP, fino a chiamarsi Erasmus+ dal 2014 al 2020. La linea comune però è sempre la stessa: dare la possibilità agli universitari europei di studiare all’estero, per un periodo dai 3 ai 12 mesi. Questo periodo viene poi riconosciuto dall’università di provenienza, a patto che gli esami stabiliti vengano superati. Ecco quindi come fare Erasmus in Europa, indipendentemente dal Paese che preferite visitare e dalla durata del soggiorno.
Come fare Erasmus a fini di studio
L’Erasmus+ si chiama così perché prevede più vantaggi, in quanto include anche atleti, docenti, laureati e neolaureati. Si può partecipare per fini di studio ma anche di lavoro, ovvero richiedere di fare uno stage formativo in un’azienda. Nel primo caso, lo studente riceve una borsa di studio a seconda del tenore di vita del Paese ospitante. Per esempio, quelli del Nord Europa sono di fascia alta mentre quelli dell’Europa dell’Est sono di fascia bassa. Possono aderire solo gli studenti dal secondo anno in poi, per dare esami o lavorare alla tesi di laurea. Gli studenti di un corso a ciclo unico come medicina possono prolungare il soggiorno fino a 24 mesi.
Come fare Erasmus a fini di traineeship
Possono aderire sia gli studenti che i neolaureati, ma la domanda va presentata prima della laurea e il tirocinio deve avvenire entro un anno. Il soggiorno può andare dai 2 mesi ai 12 mesi, fino a 24 per gli studenti di corsi a ciclo unico. Il tirocinio deve essere in linea con il corso frequentato ed essere svolto in un’azienda partner. Non contano in questo caso istituzioni e organi dell’UE per evitare un conflitto d’interessi. Oltre alla borsa di studio fornita, gli studenti Erasmus avranno agevolazioni nella richiesta di un prestito bancario.