Consigli utili su come e dove raccogliere i tartufi in base al colore, alla stagionalità e al tipo di area libera o riservata.
Andare a raccogliere i tartufi è un’esperienza unica per chi li ama e per chi desidera immergersi nella natura. Per poterli raccogliere, però, serve un patentino se si va nelle zone a raccolta riservata, diversamente nelle aree libere non servirà. Per cercare i tartufi vi serve tuttavia esperienza e non potete di certo improvvisare.
Ecco alcuni consigli su come e dove raccogliere i tartufi e poterli gustare con un bel risotto o sulla carne.
Quando raccogliere i tartufi bianchi o neri?
Per quanto riguarda il periodo di raccolta è importante sapere che ogni tipologia ha la sua stagionalità. Tra settembre e ottobre si possono raccogliere ad esempio i tartufi bianchi o trifola. Il suo sapore è simile al parmigiano e l’odore ricorda quello dell’aglio ed è quindi perfetto per i primi piatti.
Anche il tartufo nero liscio è reperibile per tutto l’autunno. Il suo sapore è simile a quello del tartufo bianco ed è per gusti ricercati.
Il tartufo nero pregiato, invece, si può trovare tra metà novembre e metà marzo. Il suo gusto è più delicato e il profumo più leggero.
Dove raccogliere i tartufi?
Ogni tartufo ha il suo luogo ideale di crescita. Informatevi sempre se si tratta di un bosco a libero accesso di un’area riservata così da potervi procurare un patentino.
Riuscire a scovare dove si trovano i tartufi non è un’impresa affatto semplice, in quanto crescono sotto terra. Ogni tartufo cresce in simbiosi con una pianta e assorbe da questa le sue sostanze nutritive. Di conseguenza ogni pianta cresce in un luogo specifico, e dunque ci vuole anche una buona dose di fortuna!
Anche se siete degli esperti cercatori di tartufi, a volte vi può risultare fondamentale l’aiuto di un cane addestrato che scoverà i tartufi sottoterra.
Ora che sapete tutto… buona raccolta!