Cause dell’allergia e possibili soluzioni
La primavera porta con sé tanti aspetti positivi, come il rifiorire della natura e del verde. Ma chi è allergico al polline conosce bene i fastidi che questa stagione può provocare, e tra questi c’è la rinite allergica. Gli occhi lacrimano, il naso perde muco e si gonfia per la congestione, si starnutisce di continuo… Insomma, si conduce una vita quotidiana molto seccante che però può essere resa migliore. Ecco infatti come curare la rinite allergica: con i farmaci, sì, ma anche con un’azione preventiva a lungo termine dagli effetti decisamente promettenti.
Che cos’è la rinite allergica
La rinite è uno dei sintomi delle allergie da pollini: si presenta cioè quando l’organismo entra in contatto con l’allergene. La maggior parte delle persone allergiche la considera un impedimento alla vita di tutti i giorni. Questo perché comporta anche stanchezza, malumore e disturbi del sonno. La prima cosa da fare è capire a che cosa si è allergici: graminacee, betullacee, parietaria e via dicendo. Attenzione perché può trattarsi anche di peli di animali, acari della polvere o polvere di legno o farina. Sarà l’allergologo a determinarlo, attraverso dei test cutanei. A questo punto, si può intervenire con un antistaminico o un altro farmaco che però allevierà solo i sintomi del disturbo.
Come curare la rinite allergica con l’immunoterapia
Se siete alla ricerca di una soluzione permanente, la risposta è la sensibilizzazione del corpo all’allergene. Si tratta dell’immunoterapia allergica, che consiste nell’abituare progressivamente l’organismo all’allergene. La terapia può avvenire con iniezioni effettuate dall’allergologo stesso, oppure con la somministrazione di gocce o compresse da far sciogliere sotto la lingua. Pare che nel giro di 3-5 anni i sintomi diminuiscano notevolmente, fino a scomparire. Inoltre, l’immunoterapia ha il vantaggio di prevenire altre allergie ed evitare che dalla rinite si passi all’asma allergico.