Come prendersi cura della dipladenia, soprattutto in inverno

Come prendersi cura della dipladenia, soprattutto in inverno

Tra le piante tropicali d’appartamento c’è la dipladenia: come proteggerla in inverno e quando si abbassano le temperature?

Tra le piante rampicanti più apprezzate dagli amanti del verde, c’è la dipladenia, un sempreverde della famiglia delle Apocynaceae. Nel suo ambiente naturale può arrivare a svilupparsi in altezza fino a 10 metri. Proprio per la vigorosità fogliare e l’abbondanza della fioritura – con colori che vanno dal rosso al rosa più tenue fino al bianco – queste piante rampicanti con fiori sono spesso impiegate per la decorazione di pergolati, archi e giardini.

Prima di correre a comprare una pianta dipladenia, tuttavia, ci sono degli accorgimenti da rispettare, soprattutto per quanto riguarda l’arrivo del freddo.

Dipladenia in inverno: come prendersene cura?

Questa pianta sta meglio nei climi più caldi, dove gli inverni non sono mai troppo rigidi. Infatti, come tutte le specie originarie del Sud America, non tollera le temperature troppo basse e comunque non dovrebbe mai trovarsi esposta a temperature inferiori agli 8, 10°C. Allo stesso modo anche il troppo caldo non va bene per questa pianta, che deve essere costantemente in un ambiente tra i 10 e i 14 °C, quindi anche lontana da fonti di calore e di riscaldamento. L’ideale sarebbe posizionarla in un atrio o sulle scale dove batte la luce del sole.

Per questo motivo, è opportuno collocare la vostra pianta in vaso all’esterno durante la bella stagione, in una posizione ben soleggiata per assicurarvi una fioritura più rigogliosa. Con i primi freddi, invece, una volta effettuata la potatura di contenimento, potrete ritirare il vaso al coperto, in una serra riscaldata o direttamente in casa, per evitare danni all’apparato radicale.

fiori dipladenia

Durante l’inverno la dipladenia entra in riposo vegetativo e l’ambiente in cui si trova deve essere caldo e al riparo dalle correnti d’aria: è bene proteggere la pianta dal freddo per la sua sopravvivenza.

Durante i mesi freddi, le annaffiature dirette andranno sospese ma, aggiungendo dell’argilla espansa al sottovaso e mantenendola bagnata, potrete donare un apporto costante di umidità. Inoltre, questo è un ottimo modo di replicare l’habitat naturale della giungla da cui proviene la pianta e far sì che al risveglio primaverile, la stessa torni a fiorire in tutta la sua bellezza.

Dipladenia: potatura, irrigazione e malattie

Per dare possibilità alla pianta e ai fiori di crescere, è importante alleggerire la pianta con potature consistenti alla fine dell’autunno. In questo modo vi libererete anche dei rami spogli e in primavera ne avrete di nuovi e rigogliosi.

In primavera dovrete irrigarla in modo frequente e lasciare il tempo al terreno di asciugarsi tra un’innaffiatura e la successiva. Questo è fondamentale per evitare i ristagni idrici e, di conseguenza, il marciume radicale.

Come piante sono piuttosto resistenti di natura, ma alcuni parassiti potrebbero attaccarle. I più dannosi sono: il ragnetto rosso (per tenerlo lontano bagnate bene le foglie), e la cocciniglia cotonosa (per eliminarla sarà necessario un intervento mirato).

La dipladenia in inverno perde le foglie? Se la si lascia scoperta a temperature basse, non superiori ai 5, 8 gradi centigradi, è un effetto che può verificarsi. La cosa fondamentale da fare è ritirarla in casa non appena le temperature si abbassano, in particolare alla fine dell’autunno e in inverno.