Un tesoro che può vivere decenni
Come conservare il lievito madre? Riporre il lievito in frigorifero ne rallenta la fermentazione, consentendoci di procedere al rinfresco del lievito soltanto una volta alla settimana. Un rinfresco puntuale, che utilizzi delle precise dosi di ingredienti, ci consentirà di conservare il lievito madre perfettamente attivo per molti anni.
Quali sono i contenitori più adatti alla conservazione del lievito madre?
Per la conservazione della pasta madre vanno utilizzati esclusivamente contenitori di vetro, che preserveranno la pasta da sbalzi repentini di temperatura.
Barattoli con tappo a vite o a pressione che siano stretti e piuttosto alti riusciranno a contenere l’esuberanza della lievitazione anche se potrà capitare che la forza dell’impasto farà saltare i coperchi.
E’ possibile conservare grandi quantità di pasta madre anche in ciotole di vetro dai bordi molto alti, a patto di sigillarle molto accuratamente con diversi strati di pellicola trasparente.
I contenitori andranno infarinati ogni volta che vi verrà riposto un nuovo rinfresco di lievito e si consiglia di lavarli accuratamente con sola acqua calda.
Come conservare il lievito madre
Dopo aver scelto uno o più contenitori adatti al suo mantenimento, è importante rinfrescare con estrema puntualità il proprio panetto di lievito, in maniera da nutrire continuamente con zuccheri semplici e complessi i batteri che fanno procedere la lievitazione.
I rinfreschi devono avvenire ogni 48 ore ed essere operati con una quantità di farina pari al peso dell’intero panetto di lievito che si intende rinfrescare e con una quantità d’acqua pari alla metà della farina. Per questo motivo è consigliato rinfrescare di volta in volta piccole quantità di lievito madre ed utilizzare il resto per preparazioni dolci o salate. In alternativa si può regalare o buttare il lievito in eccesso al fine di non ritrovarsi con grandi quantità di pasta, molto impegnative sia da gestire sia da conservare.