Cos’è il peperoncino habanero e come coltivare questa speciale varietà? Scopriamo insieme tutti i trucchi del mestiere!
I peperoncini detti Habanero sono speciali: si tratta dei peperoncini più piccanti che esistano. Insomma, un bel primato! Il nome ci suggerisce che crescono in America centrale, più particolarmente in Messico o Belize, ma ovviamente possiamo coltivarli anche a casa.
Chiariamo: non basta piantare i sempi, ma trattarli prima di interrarli. Si chiama “osmopriming”: questa tecnica prevede l’immersione dei semi in acqua salata per arricchirli d’acqua. A questo punto vedremo che il tegumento diventerà più morbido, ecco perché in questo modo si favorisce la crescita. I semi devono essere lasciati in ammollo per almeno quarantotto ore.
A questo punto, possiamo trattarli. Usiamo un recipiente forato e della carta assorbente che inseriremo nello stesso. A questo punto, disponiamo i semi sulla carta in modo che siano abbastanza distanziati. A questo punto bagnamo di nuovo i semi, ma stavolta con il contagocce, senza immergerli. Posizioniamoli poi vicino ad un luogo caldo – un esempio buonissimo è un calorifero.
Questo perché in Messico o Belilze i peperoncini crescono con una temperatura altissima – e noi a casa dobbiamo simularla obbligatoriamente. Possiamo anche usare luci a neon o pannelli a led per creare il microambiente necessario. Gli Habanero hanno bisogno infatti di almeno 14 ore di luce al giorno e una temperatura di minimo 22 gradi.
La terra deve essere innaffiata ogni giorno, mai lasciarla seccare. Quando le prime foglie (almeno cinque) sono cresciute, possiamo trapiantare l’habanero nel terriccio. Questo deve essere sempre morbido e bagnato.