Lo dice l’INPS: sia il padre che la madre possono prendere permessi senza limiti di tempo in caso di malattia del figlio. Testuali parole. Ma come fare?
E’ l’art. 47 Dlgs 151/2001 che lo regolamenta:
il padre o la madre, in alternativa, hanno diritto a congedi per malattia del bambino nei suoi primi 3 anni di vita senza limiti di tempo, anche se la malattia non è in fase acuta.
Ovviamente, la malattia deve essere corredata da documentazione ufficiale quale certificato medico specialista del SSN, ma anche convenzionato. Visite di controllo? Non in questo caso, tuttavia i congedi non sono retribuiti. Il plus di questa legge vuole che sia possibile chiedere l’anticipo sul trattamento di fine rapporto (TFR).
Ma, nello specifico, come fare a chiedere il permesso al capo? Innanzitutto bisogna focalizzarsi sul proprio rapporto con lui, specie se lavorate in un’azienda famigliare, oppure c’è confidenza. In questi casi si può cogliere un momento di pausa e spiegargli la situazione chiaramente. Non fatevi sentire da colleghi pettegoli, soprattutto perché questi sono argomenti molto delicati.
Se si lavora invece in una grande società (ad esempio una multinazionale) il consiglio è passare attraverso il responsabile o capufficio. Dipende sempre dalla sua personalità , se è infatti empatico, di sicuro darà una mano a contattare il datore di lavoro, oppure a redigere una richiesta per iscritto.
In ogni caso sono necessarie serietà e discrezione. Niente lacrime, scenate o preghiere in ginocchio: nessuno vuole cadere nel patetico.