Il metodo per nuova residenza o preferenza
La scelta del medico di famiglia è molto importante: si tratta di un professionista che prescrive farmaci o analisi, rilascia ricette, conosce la nostra storia clinica. C’è chi si fa consigliare dagli amici, o chi semplicemente si rivolge a quello geograficamente più vicino. Altrimenti, si può scegliere consultando l’elenco dei medici convenzionati nel Sistema Sanitario Nazionale. Ma che succede se si decide di cambiare medico di famiglia? Può trattarsi di un cambio di residenza, oppure di una preferenza diversa nei confronti di un altro dottore. Ecco che cosa bisogna fare.
Iter da seguire per cambiare medico di famiglia
Il procedimento in realtà è molto simile: si differenzia solo in alcuni aspetti. La nuova scelta va comunicata all’ufficio Anagrafe del distretto sanitario di residenza, presentando il proprio libretto sanitario. La differenza sta appunto nella documentazione da presentare, nel caso di un cambio di residenza. In questa circostanza, infatti, servono anche un documento di identità, la tessera sanitaria e il certificato di residenza. Allo stesso ufficio andrà comunicata la revoca del medico di famiglia precedente, ma attenzione: quando la scelta è dettata dal cambio di residenza, questo passaggio si può evitare.
Procedimento online
Alcuni distretti sanitari (ad esempio il Piemonte, il Lazio e la Sardegna) permettono di cambiare medico di famiglia su Internet. Si tratta di una procedura nuova, e per capire se la propria ASL la permette bisogna visitare il sito dell’ente. In tal caso, si può procedere registrandosi online oppure scaricando un modulo. Questo andrà compilato e poi inviato via e-mail: conterrà sia la revoca del vecchio medico di famiglia che il passaggio al nuovo. Procedere attraverso il sito è altrettanto intuitivo: quello di Sistema Piemonte, per esempio, contiene una mappa degli ambulatori. La pagina permette persino di calcolare la distanza dalla propria abitazione!