La richiesta di prodotti bio è in costante crescita e può rivelarsi un’ottima occasione lavorativa. Scopriamo come avviare un negozio bio
La maggiore informazione unita alla diffusione della cultura del ritorno alla natura da parte dei consumatori ha fatto si che negli anni si ponesse sempre più attenzione a quello che si mette nel carrello della spesa.
Inquinamento ambientale e uso di pesticidi interferiscono con le proprietà nutritive di frutta e verdura fondamentali per la salute dell’organismo, e l’uso di prodotti chimici per la detersione di casa e persona possono costituire un serio pericolo per la salute.
Il desiderio sempre più diffuso di rispettare se stessi e l’ambiente attraverso il consumo di prodotti ottenuti senza l’utilizzo di sostanze chimiche, ha reso il biologico un mercato in costante espansione, sia per quanto riguarda i prodotti alimentari che per quelli attinenti all’igiene di casa e persona.
Ad oggi l’idea di avviare un negozio biologico può risultare una scelta lavorativa vincente, scopriamo insieme come fare.
Per prima cosa bisogna capire cosa vendere, se limitarsi alla vendita di prodotti alimentari o includere anche altro. Per facilitare l’avvio dell’attività è bene non essere troppo settoriali, ad esempio è bene evitare di aprire un negozio bio di sola frutta fresca, mentre è consigliabile andare incontro a diversi tipi di offerta.
Per quanto riguarda la scelta del locale, non è necessaria un’ampia superficie, l’importante è orientarsi verso un locale che, seppur dalle ridotte dimensioni, risulti funzionale.
Una volta individuati i prodotti e il locale non resta che decidere come avviare l’attività, se in maniera indipendente o in franchising.
Per avviare un’attività indipendente è necessario preventivare bene i costi di avvio, calcolando le spese di affitto, l’acquisto di arredamenti e attrezzature. Una volta individuati i costi basterà presentare al proprio Comune la domanda per l’avvio di una nuova attività. A seguito della dichiarazione di conformità dei locali da parte dell’ASL, sarà possibile avviare ufficialmente l’attività del negozio bio.
Soprattutto se si vive in una grande metropoli, la scelta di aprire un negozio bio in franchising può rivelarsi più vantaggiosa. In questo caso i costi di avvio variano a seconda dei casi. Attualmente CuoreBio, NaturaSì e Biobottega sono le catene di franchising più conosciute nel mercato biologico.
Infine, se non si dispone di un elevato capitale iniziale, e se ci sono i requisiti, è possibile richiedere un finanziamento a fondo perduto alla propria Regione, o in alternativa ci si può rivolgere a un istituto di credito privato per richiedere un prestito a tasso agevolato per l’avvio di una nuova attività.
I passi da fare sono diversi ma se fatti nella giusta direzione possono rivelarsi vincenti, non esitate a fare del bio una scelta di vita e di lavoro!