Imparare a difendersi in caso di episodi di bullismo è importante, ma come reagire al meglio e a chi rivolgersi per chiedere aiuto?
Oggi si sente parlare sempre di più di bullismo a scuola e gli interventi e le iniziative di prevenzione sono in aumento. Per bullismo si intende un comportamento aggressivo da parte di un bullo – che può essere un coetaneo o una persona più grande – che crea situazioni di disagio fisico e psicologico verso una persona più debole.
Cosa fare quando si è vittima di episodi del genere? La prima cosa da fare è parlarne con qualcuno. Se, invece, vi rendete conto che la vittima potrebbe essere vostro figlio o un conoscente, osservate con attenzione i suoi comportamenti e prendete immediatamente contatti con la scuola.
Vediamo come riconoscere una situazione di bullismo psicologico o fisico e come comportarsi in una situazione del genere!
Come capire se si tratta di bullismo
Per parlare di bullismo non è sufficiente che si verifichi un singolo episodio. Sono infatti necessari più episodi avvenuti in maniera intenzionale e caratterizzati da un comportamento aggressivo.
In linea generale il bullismo si identifica in offese e insulti verso un bambino o un adolescente incapace di difendersi. Molto spesso la vittima viene derisa per il suo aspetto fisico o per il modo di vestire. Nei casi più gravi si arriva anche a diffamazione e aggressioni fisiche.
Che cos’è il cyberbullismo?
Per cyberbullismo, invece, si intendono tutti quegli atteggiamento di disagio psicologico e minacce che avvengono attraverso la rete. Si possono usare ad esempio i social network per pubblicare immagini imbarazzanti e deridere la vittima.
Questo tipo di bullismo moderno si può riconoscere ad esempio quando la vittima passa molto tempo su internet o al cellulare. Un altro comportamento sospetto è ad esempio spegnere il computer quando si viene visti, mostrarsi irascibili, soffrire di insonnia, o inviare spesso i compiti ai compagni.
Come affrontare il bullismo
Riuscire a far parlare un ragazzo di questi episodi non è facile e a volte vi è un atteggiamento di chiusura spinto dalla paura. Chi viene bullizzato spesso subisce minacce e messo da parte. Gli viene detto di non dire a nessuno quanto successo facendolo sentire in colpa.
Osservate con attenzione i comportamenti della persona che credete sia vittima di bullismo e parlategliene. Di solito tende a isolarsi a inventare scuse per non andare a scuola o cambia atteggiamenti in modo repentino.
Se necessario chiedete l’aiuto di uno psicologo e della scuola.
Cosa fare se si è vittima di bullismo
• Quando siete a scuola non rimanete isolati. Durante l’intervallo cercate di stare in luoghi affollati e vicino a persone fidate come ad esempio gli amici o i vostri insegnanti.
• Se per tornare a casa prendete l’autobus non sedetevi al fondo o da soli. Scegliete un posto vicino l’autista o sedetevi accanto un adulto.
• Non mostrate paura o debolezza al vostro aggressore. Siate sicuri di voi stessi e mantenete la calma. Se il potenziale bullo vi vede sicuri e tranquilli perderà interesse a infastidirvi.
• Parlarne sempre con un adulto e con i propri compagni è fondamentale. L’aiuto e il supporto morale di persone più grandi o di esperti vi aiuterà a uscire da questa situazione di difficoltà.