Zona rossa e arancione: i colori delle regioni e le nuove regole

Zona rossa e arancione: i colori delle regioni e le nuove regole

Tutte le regole in vigore dal 6 aprile: zone rosse, arancioni e colori delle varie regioni in Italia. Ecco cosa cambia secondo il nuovo decreto.

Chiuso il periodo di feste con Pasqua e Pasquetta, l’Italia torna ad affrontare l’emergenza Coronavirus con le consuete regole derivanti dalla divisione in fasce di colori. Non ci sono regioni gialle, per il momento, ma cambiano alcune limitazioni per quanto riguarda le zone rosse e le zone arancioni. Scopriamo insieme tutte le nuove regole in vigore dal 6 aprile secondo il nuovo decreto Covid firmato dal governo Draghi.

Zone rosse e arancioni dal 6 aprile: i colori delle regioni

Da martedì 6 aprile, secondo quanto previsto dall’ultimo decreto, l’Italia si divide in zone rosse e arancioni. Le restrizioni tornano a essere meno severe rispetto alla severità del weekend pasquale. Non c’è però da abbassare la guardia.

Clienti al bar con mascherina

In arancione tornano Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento, oltre ad Abruzzo, Basiliciata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano, tutte regioni che già erano arancioni prima del weekend. Restano invece in rosso Calabria, Campania, Emilia-Romagna. Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. Per il momento non sono previste zone gialle o bianche.

Regole dal 6 aprile nelle zone rosse e arancioni

La più grande novità del nuovo decreto, per quanto riguarda soprattutto le zone rosse, è il ritorno in classe di molti studenti. Fino alla prima media è prevista la riapertura delle scuole e il ritorno in presenza anche nelle zone più a rischio. In fascia arancione invece il ritorno è previsto, al 50% della capienza, anche delle scuole superiori.

Restano invece chiusi bar e ristoranti, con la possibilità di asporto fino alle 18 e dopo anche della consegna a domicilio. Riapertura slittata anche per palestre, piscine, cinema e teatri. Salvo nuove indicazioni in sede di monitoraggio, per queste attività ci sarà da aspettare almeno fino al 30 aprile. La speranza è però di potersi riaggiornare verso la metà di aprile. La zona gialla potrebbe infatti tornare in presenza di un vistoso calo dei contagi.

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