40 anni portati con disinvoltura e fascino da vendere: il sex symbol Colin Farrell è l’esempio che i ragazzacci possono sempre cambiare…
Irlandese, non canonicamente bellissimo ma affascinante e con sex appeal da vendere: ecco a voi Colin Farrell! Cristina Buccino di recente si è dichiarata la sua nuova fiamma (un po’ come lo fu l’anno scorso di Cristiano Ronaldo) e ha fatto parlare del bel 40enne.
È un uomo affascinante, un vero gentiluomo. Ci siamo conosciuti a Milano. Sono piena di impegni di lavoro, appena potrò lo raggiungerò a Los Angeles, sono una donna in love.
Vediamo tutte la curiosità che (forse) non conoscevate su Colin.
Il suo sogno di bambino? Quello di fare il calciatore, ma…
– Il padre di Colin è un ex calciatore degli Shamrock Rovers, ma la madre gli impose un’educazione artistica e lo iscrisse a danza.
– Ha due figli. Nel 2003 nasce James, avuto dalla modella Kim Bordenave. Il piccolo è affetto da un raro disordine genetico chiamato sindrome di Angelman. Nel 2009 diventa padre di Henry Tadeusz, nato dalla relazione con l’attrice polacca Alicia Bachleda-Curus.
– La patologia che affligge il suo primogenito lo ha spinto a devolvere fondi per la ricerca e a diventare il portavoce delle Special Olympics, le olimpiadi per persone portatrici di handicap.
– Colin è stato testimonial della campagna Yes Equality a favore dei matrimoni gay in Irlanda e per spingere il Parlamento all’approvazione.
– Il fratello dell’attore, Eamon, è omosessuale e in passato è stato vittima di omofobia.
L’omicidio e le droghe
– A 17 anni lavorò come cameriere in Australia, dove fu arrestato come sospettato di un omicidio. Per fortuna si trattò di uno scambio di persona:
“Fu terrificante. Sono rimasto lì per 6 ore. Fortunatamente, un mio amico aveva un diario e quella notte, a quell’ora, ci trovavamo in una festa dall’altra parte della città a strafarci di ecstasy“, ha dichiarato.
– Ha smesso di fumare in occasione del suo 34esimo compleanno. Si è fumato un intero pacchetto di sigarette, e poi gli ha detto addio per sempre.
– “Quando avevo otto o nove anni, mi presi una cotta per Marilyn Monroe. Mettevo alcune smarties sotto il mio cuscino insieme a un biglietto sul quale avevo scritto: So che sei morta, ma queste sono buonissime, e dovresti venire qui ad assaggiarle. Ti prometto che non lo dirò a nessuno“, ha raccontato.