Colesterolo cattivo: qualche consiglio per liberarsene

Se il vostro nemico ha un nome, e si chiama colesterolo cattivo, provate a tenerlo sotto controllo e a ridurne i danni con qualche consiglio

Il colesterolo cattivo, ovvero le lipoproteine a bassa densità, può essere pericoloso: ostacola il flusso sanguigno, può favorire la formazione di trombi e ridurre l’elasticità delle arterie. Problemi che alla lunga possono realmente dare problemi all’organismo e provocare danni anche gravi all’apparato cardiovascolare. Per cercare di contrastare l’accumulo di queste lipoproteine a bassa densità, è bene dunque alimentarsi in modo corretto.

Ma quali sono gli alimenti che ci possono venire in aiuto, in questo senso?

Tanto per cominciare, si sta via via sfatando il “mito” secondo cui le uova sarebbero fonte di colesterolo cattivo. Anche le recenti linee guida della FDA, ovvero la statunitense Federal Drug Administration, hanno sottolineato l’importanza del consumo delle uova che, casomai, possono diventare poco salutari in base a come vengono condite o cotte (per esempio, se fritte o cotte in tanto olio non saranno d’aiuto per la salute).

I legumi, principi della dieta mediterranea, sono ancora una volta sotto la lente di ingrandimento: mangiarli più spesso possibile fa bene per tanti motivi. Dalle fibre al magnesio, finendo alla loro funzione anti-colesterolo cattivo.

Anche la soia, che può essere consumata attraverso il tofu, ovvero il formaggio di soia fermentata, è un altro dei cibi ok per le nostre arterie.

Lode anche alla frutta secca: spazio quindi a pistacchi (ovviamente in forma naturale, non salati), noci, nocciole, noci di macadamia, anacardi, arachidi ecc. Bisognerebbe consumarne una porzione al giorno di 30 grammi per ottenere dei benefici in questo senso.

Cereali e pesce sono altri cibi da inserire nella nostra alimentazione per proteggere il cuore, grazie anche al loro contenuto di grassi acidi essenziali omega 3.

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