Chiara Ferragni è finita ancora una volta nel mirino del Codacons. L’associazione ha diffidato la Rai per il documentario sull’influencer
Il Codacons si è scagliato ancora una volta contro i Ferragnez. Questa volta, nel mirino dell’associazione dei consumatori non è finita la coppia bensì una scelta della Rai. Viale Mazzini, infatti, ha deciso di mandare in onda sul secondo canale della rete Chiara Ferragni Unposted, il docufilm dell’imprenditrice digitale.
La data prevista per la messa in onda dello Speciale Ferragni è il 12 ottobre, serata nel corso della quale andrà in scena anche un’intervista inedita condotta da Simona Ventura. In tutto ciò, cosa c’entra il Codacons? Semplice, l’associazione dei consumatori ritiene che dare questa possibilità alla influencer equivalga a fare pubblicità ai suoi prodotti.
Codacons di nuovo contro i Ferragnez
Niente da fare: il Codacons non riesce a tollerare tutto ciò che abbia a che fare con Fedez o con la sua dolce mogliettina. Non è infatti la prima volta che l’associazione dei consumatori ha uno “scontro” con la coppia o con uno di essi. Era già accaduto con Fedez e più di recente la polemica era scattata dopo una foto di Chiara nei panni della Madonna
L’associazione dei consumatori scrive: “Con una diffida urgente inviata ai vertici Rai, all’Agcom e alla Commissione di Vigilanza, il Codacons chiede di bloccare la messa in onda su Rai2 del documentario ‘Chiara Ferragni – Unposted’. (…) Pena azioni legali contro la rete”.
Il Codacons, quindi, chiede ai vertici di Viale Mazzini di non mandare in onda il documentario della Ferragni, minacciando di intraprendere azioni legali.
Codacons contro Chiara Ferragni: il motivo
Che il Codacons abbia diffidato la Rai, e di conseguenza colpito anche la Ferragni, è chiaro, ma è il motivo ad essere poco limpido. Si legge:
“Si tratterebbe di una forma di pubblicità occulta all’impresa commerciale della Ferragni e ad altre società. Questo se la Rai dovesse mostrare stasera in video i prodotti o i marchi che l’influencer notoriamente pubblicizza. A volte utilizzando anche l’immagine del proprio figlio. La Rai è finanziata dai cittadini attraverso il pagamento del canone. Il servizio pubblico deve sottostare a regole di correttezza in tema di informazione e di propaganda. Trasmettere quello che i critici hanno definito ‘un film di propaganda nordcoreano’ violerebbe le più basilari norme del servizio pubblico. E darebbe il via a inevitabili azioni legali contro la rete per i danni prodotti agli utenti finanziatori dell’azienda”.
Al momento, né Chiara e né tantomeno la Rai ha replicato alla diffida del Codacons. Pertanto, la messa in onda di Chiara Ferragni Unposted è ancora programmata per il 12 ottobre 2020.