Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia fino a gennaio ci sarà una mostra dedicata alla leggendaria couturier Coco Chanel
Nel ricco programma di mostre di Venezia in questo 2016, ha aperto a Ca’ Pesaro “Chanel, la donna che legge”: settimo capitolo del progetto “Culture Chanel”, dedicato appunto alla leggendaria couturier Coco Chanel e sarà visitabile sino all’8 Gennaio 2017.
La mostra è stata inaugurata alla presenza di Keira Knightley, Anna Mouglalis, Alessandra Mastronardi, Luisa Ranieri e Kasia Smutniak – muse della storicamaison di moda – ed ha come scopo quello di ritrarre Chanel come una donna appassionata, oltre che di moda, anche di letteratura.
Questa è un’ottima occasione per conoscere da vicino la poliedrica personalità della leggendaria stilista, attraverso le sue letture e i suoi interessi.
4 le sezioni attraverso cui si sviluppa l’ordito dell’esposizione e circa 350 i pezzi in mostra, tra libri, lettere, materiale d’archivio, fotografie, dipinti, disegni, oggetti d’arte, gioielli, abiti e profumi: ogni oggetto è una traccia che rivela ricordi, influenze, viaggi, passioni, credenze, superstizioni e simboli di Coco Chanel.
Chanel e l’amore per la lettura
I libri giocarono un ruolo fondamentale nell’operato di Mademoiselle Chanel: le foto esposte mostrano la biblioteca del suo appartamento in rue Cambon, con gli scaffali che occupano tutte le pareti.
Oltre a Flaubert i grandi classici come Soflocle, Virgilio, Shakespeare, Rebalais, ma anche autori più moderni come Proust, Rilke, Mallarmé e tanti altri. Una passione costante e intensa, che la stilista raccontò di aver sviluppato già nell’infanzia e che negli anni crebbe anche grazie alla frequentazione di intellettuali come Max Jacob o il poeta Paul Reverdy.
Proprio grazie alla vicinanza con il vivace clima culturale dell’epoca che si deve una delle principali icone Chanel: l’etichetta dell’intramontabile profumo Chanel N° 5, ispirata ai manifesti dadaisti di Tristan Tzara.
Ma gli interessi dell’eclettica creatrice di moda non si limitarono alla poesia e all’arte: dalla sua relazione con l’imprenditore Boy Capeln scaturì per esempio una grande curiosità per l’esoterismo e l’astrologia, come provano alcune importanti creazioni della Maison, in mostra a Venezia.