Cucine da affittare come coworking per avviare la propria attività di food delivery. È questa l’idea della start up milanese Kuiri.
In seguito all’emergenza coronavirus abbiamo dovuto cambiare alcune nostre abitudini, assistendo ad un sempre maggior utilizzo dei servizi online. Ad esempio sempre più persone decidono di optare per il cibo a domicilio, con le aziende appartenenti al campo della ristorazione che devono fare i conti con questi cambiamenti. Proprio in questo ambito si inserisce l’idea della nuova start up milanese Kuiri, ovvero cucine da affittare come coworking per avviare la propria attività di food delivery.
Kuiri, l’idea della star up milanese per il mondo della ristorazione
Il Covid ha avuto un notevole impatto sulla vita di tutti noi, portando ad un cambiamento delle nostre abitudini, come ad esempio lo smart working. Proprio soffermandosi sull’idea di lavoro agile, ecco che si fa sempre più spazio il concetto di food delivery. Le varie limitazioni, volte a contrastare la diffusione del virus, infatti, portano sempre più persone a preferire il cibo a domicilio.
Da qui l’idea della startup milanese Kuiri, che significa cucinare in esperanto, di proporre cucine da affittare come coworking per avviare la propria impresa di ristorazione basata appunto sul food delivery. Si tratta in pratica di cucine condivise, grazie alle quali è possibile far partire il proprio progetto di ristorazione a domicilio senza dover sostenere dei costi fissi. In pratica si presentano come laboratori attrezzati di circa 15 metri quadri, collocati nelle zone più strategiche e che possono essere affittati in modo tale da avviare uno o più brand di ristorazione.
La rivoluzione del food delivery all’insegna della tecnologia
“Le nostre Smart Kitchen sono dotate delle più avanzate tecnologie a un costo responsabile. Per tutti i nostri partner questo si traduce nel potersi focalizzare sull’ottimizzazione delle preparazioni per servire più clienti in un periodo di tempo breve, senza ostacoli burocratici e logistici“, afferma Paolo Colapietro, CEO di ‘Kuiri’.
Per poi aggiungere: “A tutto il resto, infatti, pensiamo noi, permettendo così a giovani imprenditori di avviare il proprio business in poco tempo, con un investimento iniziale particolarmente vantaggioso, in più eliminando i costi di ammortamento e offrendo una serie di vantaggi in grado di garantire un’affermazione veloce e stabile sul mercato“.
Oltre agli spazi, con una vetrina dedicata con totem digitale e una finestra per il pick-up e aree comuni, Kiuri garantisce anche la pulizia delle zone comuni, l’accesso disponibile 24 ore su 24, ma anche la videosorveglianza e un servizio di assistenza e formazione per il coretto uso del software gestionale. Un modo alternativo, quindi, di fare ristorazione, che sembra però destinato a farsi sempre più largo nell’imminente futuro.