I luoghi sacri e il pout pourri culturale di Sofia
Cinque cose da vedere a Sofia comprendono certamente i suoi stupefacenti luoghi sacri, che testimoniano la varietà culturale e religiosa dei popoli che hanno eletto nei secoli Sofia a propria dimora.
Due emblematici luoghi di culto
La cattedrale di Aleksandar Nevski è una cattedrale ortodossa e fu costruita in memoria delle centinaia di migliaia di soldati russi caduti nella guerra tra Russia e Turchia che insanguinò l’Est Europa tra il 1877 e il 1878. Il progetto fu completato nel 1898 e furono chiamati ad eseguirlo artisti e maestranze provenienti da tutta Europa.
Costruito in stile neobizantino ma con decorazioni interne in stile italiano con moltissime decorazioni in alabastro e altri materiali pregiati. Oggi, una parte della cattedrale, che può arrivare a contenere 5000 persone, è dedicata al Museo di Icone Bulgare. Icone simili, ma di pregio decisamente minore e a un prezzo accessibile, si possono acquistare nel mercatino delle pulci che si tiene nella piazza antistante la chiesa.
La Moschea Banya Bashi è l’unica delle settanta moschee costruite a Sofia ancora attiva. Fu progettata nel 1576 dallo stesso architetto che costruì la Moschea Blu di Istanbul. La cupola della moschea, che costituiva uno dei suoi elementi architettonici distintivi fu distrutta durante la dominazione sovietica di Sofia e fu riportata allo stato originale soltanto dopo la caduta dell’URSS nel 1991. L’interno è decorato con stupefacenti mosaici e scritte che riportano versi del corano. La Moschea non è un’attrazione turistica vera e propria, tuttavia i turisti (maschi e femmine) sono ben accetti fuori dall’orario delle celebrazioni, a patto che siano rispettosi del luogo e vestiti appropriatamente.
La Chiesa di Bojana è probabilmente un unicum nella storia dell’arte mondiale. Sebbene la sua struttura esterna non lasci presagire i tesori che contiene, i suoi interni completamente affrescati sono precursori sia del rinascimento italiano sia, nello specifico, del celeberrimo lavoro di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Tali affreschi furono terminati nel 1259, quindi otto anni prima della nascita di Giotto e il nome dell’artista che li dipinse rimane sconosciuto. Dopo accurati lavori di restauro, nel 1979 la chiesa entrò a far parte dei siti che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Cinque cose da vedere a Sofia: i suoi musei
Il Museo di Storia Nazionale di Sofia vale probabilmente da solo l’intero viaggio in Bulgaria. Espone una collezione che comprende oltre 650.000 reperti che coprono l’intero arco della storia bulgara dalla preistoria all’attualità. Il vanto maggiore del museo è certamente il Tesoro di Panajuriste, un corredo tracio ritrovato in Bulgaria nord occidentale nel 1949.
Gli appassionati di paleontologia potranno visitare il Museo Nazionale di Storia Naturale che è attualmente il più ricco dei Balcani. I reperti sono organizzati in tre padiglioni (Geologia, Zoologia, Botanica) e, oltre a osservare da vicino dei veri meteoriti, si potrà ammirare lo scheletro di un dinosauro.