Cinque cose da vedere a Mosca. Un tour culturale e artistico attravero i luoghi più belli della città .
Concedetevi un viaggio nella bellissima capitale della Federazione Russa per scoprire gli antichi tesori degli zar e le bellezze architettoniche di una città considerata tra le più belle e ricche di storia nel mondo. Un tripudio di colori e ricchezze colpiranno la vostra attenzione, a partire al Cremlino agli ampi spazi verdi del parco Gorky. Ecco quali sono le cinque cose da vedere a Mosca assolutamente.
Cinque cose da vedere a Mosca: dall’immensa Piazza Rossa al fulcro storico del Cremlino.
Tra i luoghi più belli di Mosca c’è l’immensa e sontuosa Piazza Rossa, centro di storia e cultura, al cui centro sorge l’imponente Mausoleo di Lenin affiancato dall’imponente facciata del Museo Storico di Stato che domina la parte settentrionale della Piazza Rossa.
La Cattedrale di San Basilio è tra i simboli della città . Le cupole a bulbo risplendono su questa magnifica cattedrale a nove cappelle che rendono l’interno una specie di stretto labirinto. All’esterno ci sono quattro torri sovrastate da grandi cupole, un padiglione centrale ed altre quattro cupole minori, tutte dai differenti colori.
Il Cremlino, simbolo del potere politico e religioso di tutta la Russia, è senza dubbio una tappa imperdibile a Mosca. Oltre ai palazzi di stato che non sono visitabili, all’interno del Cremlino si trovano splendide cattedrali.
La metropolitana di Mosca è uno dei simboli incontrastati della città . Oltre ad essere il mezzo di trasporto più comodo ed utilizzato dalla popolazione, rappresenta un vero e proprio monumento storico dove si possono ammirare la linea Komsomolskaya, dedicata agli eroi del passato, Belorusskaya, con eleganti mosaici e Barrikadnaya rivestita in marmo bianco e rosso.
Infine, il Circo Nikulin, è uno degli spettacoli storici di Mosca che si svolge nello stesso edificio dal 1880 e comprendono tutto il meglio della tradizione circense russa, con alcune esibizioni mozzafiato di acrobati e un gran numero di animali.
