Addio polaroid all’entrata: Abercrombie and Fitch di Milano chiude. Ma perchè?

Addio polaroid all’entrata: Abercrombie and Fitch di Milano chiude. Ma perchè?

Chi è nata negli anni ’90 lo sa: andare a Milano per farsi fare una fotografia con i modelli di A&F era un must. però, dovremo dirgli addio: vi sveliamo tutto sulla chiusura di Abercrombie and Fitch…

Era il lontano (argh!) 2009 quando l’esercito di Abercrombie and Fitch composto da ragazzi scolpiti come il marmo invase il centro di Milano in Corso Matteotti. I modelli, posizionati all’entrata del negozio, ricevevano migliaia di ragazze ansiose di farsi una foto ricordo insieme a loro. Dieci anni dopo, però, la fila per farsi una foto non c’è più… e nemmeno i modelli! La chiusura di Abercrombie a Milano, a quanto preannunciato, sembra inevitabile.

Il flagship store del noto marchio dell’alce sembrava all’epoca la Mecca di tutte le adolescenti: il brand americano, simbolo di una generazione SWAT legata all’estetica del bello, pareva dovesse continuare ad avere un successo enorme negli anni. L’addio è vicino (si parla del 2020): cerchiamo di capire perché…

Le chiusure a ruota e il crollo in borsa: che succede a A&F?

Dopo Copenaghen e Hong Kong, chiusi nel 2017, sembra che il 2020 sia l’anno di chiusura definitiva per Abercrombie Milano, Fukuoka (Giappone) e New York. Il primo trimestre del 2019 ha mostrato un calo del fatturato pari al 23% e la comunicazione da parte dell’azienda dell’imminente taglio dei tre negozi worldwide non ha tardato ad arrivare.

Ci sono state alcune cause giuridiche, tra cui lo scandalo delle taglie (A&F era stata accusata di produrre taglie troppo piccole, ndr), che hanno contribuito alla perdita di fiducia da parte dei consumatori. Nel 2019, ad esempio, infatti, il bellissimo negozio di Corso Matteotti all’interno del Palazzo di Giò Ponti, appare deserto in un pomeriggio di maggio qualsiasi.

La teoria del Wall Street Journal, che ha presentato un case Study su quanto stia succedendo al brand, è che “Abercrombie & Fitch si sia trovata dal lato sbagliato della moda: i ragazzi che una volta cercavano vestiti firmati sono passati a comprare abiti più economici e senza loghi o scritte, che possono utilizzare per creare un loro stile personale“.

A molte di voi spiacerà, ma non rattristatevi troppo. Il 2019, al più l’inizio del 2020, dovrebbe essere l’anno di apertura di Uniqlo, brand giapponese opposto ad A&F che punta tutto su linee gender fluid e non da swat palestrato. Come andrà a finire?

Fonte foto: https://www.instagram.com/abercrombie_milano_official/