Chirurgia estetica: gennaio e marzo sono i mesi dove si registrano maggiori richieste

Chirurgia estetica: gennaio e marzo sono i mesi dove si registrano maggiori richieste

Gennaio e Marzo sono i mesi dell’anno dove si registra il 25% in più di richieste di interventi estetici: picco di richieste per ‘smart lipo’ e i trattamenti di chirurgia estetica non ablativa

Le feste, con grande sollievo dei più, sono ormai archiviate ma i chili di troppo accumulati a tavola sono tutt’altro che un lontano ricordo. Le più lungimiranti – complici anche i classici buoni propositi di inizio anno – pensano già a rimettersi in forma in vista della primavera, con dieta, palestra, massaggi e qualche accorgimento estetico. Secondo un recente sondaggio, il 90% delle donne italiane ha la cellulite, per cui i trattamenti corpo sono in costante ascesa e la richiesta non accenna a diminuire. Le statistiche confermano però anche la tendenza a utilizzare rimedi sempre meno invasivi, quelli appartenenti alle tecniche di chirurgia estetica cosiddetta ‘non ablativa’.

Nei primi mesi dell’anno, in particolare fra gennaio e marzo, le richieste di trattamenti e interventi anti cellulite crescono mediamente del 25%”. C’è molta attenzione alla cura del proprio corpo in questo periodo dell’anno non solo perché consente tempi di recupero adeguati, ma anche perché ancora non ci si scopre né ci si espone al sole. Gennaio, febbraio e marzo sono i mesi ideali”,

spiega la dottoressa Stefania Enginoli, medico chirurgo specializzato in chirurgia estetica non ablativa a Milano.

Nel corso di questi ultimi anni la ricerca ha fatto passi da gigante, e le tecniche a cui si può ricorrere oggi sono talmente poco invasive da non risultare quasi per nulla ‘traumatiche’ – specifica ancora la dottoressa, che prosegue – la liposuzione classica ad esempio, è sempre più spesso sostituita da rimedi molto più soft, in particolare dalla Smart Lipo, un intervento adatto per zone da trattare piccole, come le ginocchia e l’interno delle braccia”.

L’intervento presenta numerosi vantaggi e decisamente meno ‘complicanze’ rispetto a quello tradizionale.

“Viene effettuato con una sonda laser Neodimio-Yag creata apposta per questo tipo di intervento, che, oltre a colpire, a riscaldare e a far ‘esplodere’ le cellule adipose, induce una certa contrazione della cute nelle aree trattate, con conseguente effetto tonificante per la pelle”, spiega la dottoressa Enginoli. L’intervento si effettua in anestesia locale, con cannule molto sottili e incisioni più piccole rispetto a quelle da intervento tradizionale.

Riduzione e tonificazione, quindi, sono i due benefici principali di questo trattamento, che presenta però altri vantaggi. “In generale non si osservano effetti collaterali di rilievo a parte un modesto gonfiore e talora leggeri lividi. Il dolore è nullo o minimo, sia naturalmente durante, che dopo l’intervento e le cicatrici talmente piccole da sparire naturalmente dopo poco tempo”, specifica la dottoressa. Le controindicazioni sono quelle valide per tutti gli interventi di chirurgia estetica , anche per quelli minimamente invasivi: gravidanza, allattamento, terapia con anticoagulanti.

È però necessario adottare alcune accortezze post operatorie, in primis indossare una guaina elastica per mantenere compresse le aree trattate per una ventina di giorni, evitare sforzi fisici intensi e massaggi profondi, mentre possono essere utili quelli leggeri linfodrenanti. 

Il prezzo varia fra i 700 e i 1500 euro, a seconda dell’estensione della zona da trattare.