Chiara Ferragni ha raccontato la sua personale esperienza in una relazione tossica: anche lei è stata vittima di violenza psicologica.
La scelta di donare il cachet di Sanremo 2023 ad un’associazione che si occupa di violenza contro le donne è una decisione che ha esposto Chiara Ferragni ad una serie di complimenti, ma anche critiche. L’imprenditrice digitale, pronta a salire sul palco del Teatro Ariston il prossimo febbraio, però, ha motivato tale decisione sottolineando quanto sia importante parlare alle donne di violenza, fisica ma anche psicologica, che è la più difficile da interpretare quando si è coinvolti in una relazione tossica.
Chiara Ferragni, perché il tema della violenza psicologica le è caro
Molto sensibile davanti alla tematica, Chiara Ferragni ha ammesso di essere stata lei stessa vittima di violenza psicologica in relazioni passate. Solo quando ha parlato delle dinamiche di coppia, però, è riuscita a comprendere di essere stata coinvolta in un amore tossico.
“[…]Sono dell’idea che quasi tutte noi, in alcune relazioni, siamo state vittime di violenza psicologica da parte di un uomo – ha spiegato la moglie di Fedez a margine della conferenza stampa in cui ha annunciato di aver devoluto il cachet di Sanremo all’associazione Di.Re. – Quando un paio di anni fa ho sentito parlare di violenza psicologica, con questo termine specifico, ho capito che si trattava di un tipo di violenza vera e propria, non solo di atteggiamenti sbagliati di un ragazzo nei miei confronti”.
Lei, che per anni è stata coinvolta in relazioni in cui il compagno veniva giustificato come “troppo geloso, troppo possessivo”, ha compreso solo più tardi di aver vissuto una relazione tossica.
“Quando sei innamorato di una persona, tendi a dare una spiegazione a te stessa per questi atteggiamenti, anche se sono sbagliati. Pensi di poter cambiare quella persona. Ma uno che fa così, difficilmente può cambiare – ha continuato lei su Instagram – […] Il mio suggerimento è: parliamone. Con le amiche, fra di noi, cerchiamo di riconoscere la violenza psicologica il più possibile. Io, in tanti momenti della mia vita, non avevo gli strumenti, ero piccola e non me ne rendevo conto, o forse non se ne parlava abbastanza”.
“Però penso che se l’avessi riconosciuta prima, sarei scappata da quelle situazioni in cui, invece, sono stata infelice per tanto tempo – ha concluso la Ferragni – . È molto importante condannare questo tipo di violenza e capire che queste persone che si comportano così con noi, non vogliono il nostro bene. Cerchiamo noi di volerci bene e uscire da situazioni tossiche”.