Chiara Ferragni: “Non esistono vite perfette, sui social mostro anche le mie fragilità”

Chiara Ferragni: “Non esistono vite perfette, sui social mostro anche le mie fragilità”

L’influencer più famosa del web è apparsa sulla copertina di Vogue Italia. Per l’occasione ha rilasciato una lunga intervista in cui si racconta senza censure.

Chiara Ferragni vestita d’azzurro come una fata è apparsa in tutta la sua statuaria bellezza sulla copertina di Vogue Italia. Una copertina epica dedicata a una delle donne più geniali e discusse del panorama nazionale. Chiara Ferragni appare infatti divisa tra i due opposti public/privacy che ormai sembrano essere le coordinate base in cui viene giudicata la sua vita.

Perché tutto ciò che fa Chiara Ferragni è pubblico. O forse no? Di certo è la narratrice/Instagram storyteller più seguita dagli italiani. Ma lei confida: “La grande illusione dei social media è che ci fanno credere che tutti stiano meglio di noi. Io di me mostro anche la fragilità, perché voglio rompere il mito che esistano le vite perfette. Le cose negative che mi sono successe mi sono presa il tempo di metabolizzarle, ma poi le ho raccontate.”

Forse è questo il segreto di Chiara Ferragni e del suo successo: Chiara è profondamente umana, sui social network non mostra solo la vita patinata e perfetta, ma anche i suoi fallimenti, gli sbagli, i pianti e gli scatti d’ira. I social sono davvero lo specchio della sua realtà – e forse è proprio questo che piace tanto ai suoi followers. L’altro aspetto cruciale della sua comunicazione è che sempre positiva. Chiara Ferragni non si lamenta mai, non aggredisce nessuno, non punta il dito almeno che non sia per prendere le difese di chi le sta a cuore.

Non solo moda, la Ferragni è stata capace di costruire una narrazione che racchiude un intero universo, che raccoglie il vasto spettro delle emozioni quotidiane. Le va dato il merito di questo: se oggi è più seguita del Tg è perché ha saputo rinnovare, positivamente, il mondo della comunicazione mediale veicolando i messaggi giusti. “E’ mio dovere dosare le parole,” ha detto. Una considerazione profonda e responsabile.

In bilico tra pubblico e privato

L’influencer ha anche parlato del concetto di privacy, che a suo dire è soggettivo:

“Tra la mia vita privata e la mia vita lavorativa il confine non è netto, ma non lo è neanche il concetto di privacy che è soggettivo. Avendo sempre amato condividere, probabilmente per me i confini di tolleranza sono più ampi che per altri.”

Alla domanda irriverente: “Chi sarebbe Chiara Ferragni senza il suo profilo Instagram?” Risponde senza esitazione: “Troverei il modo di reinventarmi.”

E non abbiamo dubbi che sia così. Se Chiara Ferragni è un’icona ci sarà un motivo, ha saputo realizzarsi da sé, con la stoffa dei grandi. Ma la vera domanda da porsi è: “Siamo sicuri che esistesse Instagram prima di Chiara Ferragni?”