Continua la vicenda delle Uova di Pasqua, i legali di Chiara Ferragni chiedono l’archiviazione del caso: “Nessuna truffa”.
La vicenda delle Uova di Pasqua e del cosiddetto pandoro-gate era passata in secondo piano negli ultimi mesi, ma non è mai stata totalmente dimenticata. Adesso arrivano nuovi aggiornamenti sul caso, con una nuova richiesta avanzata dai legali di Chiara Ferragni.
Infatti, gli avvocati della celebre imprenditrice digitale, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, hanno presentato una memoria difensiva per contrastare l’accusa di truffa aggravata legata ai prodotti “Pink Christmas” e “Dolci Preziosi”. La richiesta: archiviare il caso e bloccare il processo. Ma scopriamo tutti i dettagli.
Chiara Ferragni, la difesa: “Nessuna truffa, vicenda risolta”
Secondo i legali di Chiara Ferragni, l’accusa non regge. Hanno ribadito che la presunta truffa è stata già affrontata in sede amministrativa con il pagamento di una sanzione all’Antitrust.
“I profili controversi sono stati risolti davanti all’Autorità garante della concorrenza e del mercato” dichiarano gli avvocati. Inoltre, la mancanza di querele dirette da parte dei consumatori rende contestabile la procedibilità del caso, nonostante il Codacons si sia costituito come parte offesa.
Gli elementi a favore di Chiara Ferragni
La difesa ha evidenziato anche i contributi effettuati da Ferragni a scopo benefico, come le donazioni all’Ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione “Bambini delle Fate”, un gesto che rafforza la sua volontà di risolvere la vicenda con trasparenza.
Ora spetta alla Procura di Milano, con i magistrati Eugenio Fusco e Cristian Barilli, decidere se accogliere la richiesta di archiviazione o procedere con la citazione diretta in giudizio.
In caso di rinvio a giudizio, anche altri indagati, tra cui Fabio Damato, l’ex collaboratore di Chiara Ferragni, e Alessandra Balocco, amministratore delegato di Balocco, potrebbero dover arrivare ad affrontare un processo. La vicenda non finisce qui, e si attendono i prossimi aggiornamenti.