A seguito del’istruttoria avviata dall’Antitrust, la Guardia di Finanza avrebbe svolto delle ispezioni presso le società di Chiara Ferragni.
Chiara Ferragni è finita al centro del clamore generale per una presunta “pratica commerciale scorretta” realizzata insieme a Balocco per i pandori di Natale (il cui ricavato, stando a quanto lasciava supporre la campagna pubblicitaria, sarebbe andato in parte in beneficenza).
Stando a quanto riporta il Corriere della Sera i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno svolto ispezioni nelle sedi di Fenice e di TBS Crew (entrambe società dell’influencer) con un nucleo speciale della Guardia di Finanza.
Chiara Ferragni: l’ispezione della finanza
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un provvedimento verso la Balocco per la presunta “pratica commerciale scorretta” relativa alla vendita dei suoi pandori e il provvedimento è stato esteso anche alle società di Chiara Ferragni (che, finora, ha mantenuto il più totale silenzio sulla vicenda).
I pandori realizzati dalla società dolciaria e che riportavano il logo dell’influencer sono stati venduti con un claim che lasciava intendere che parte del ricavato sarebbe andato all’ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà si è poi scoperto che solo Balocco aveva provveduta a fare una donazione mesi prima che i pandori fossero messi in vendita (e la cui cifra non è stata del tutto chiarita). Sulla vicenda emergeranno ulteriori sviluppi?