Numeri e dati su Chiara Ferragni e le sue società. Una recente analisi de L’Espresso ha messo in evidenza alcune questioni importanti.
Non solo la copertina de L’Espresso che ha generato grande scalpore. Ora, Chiara Ferragni è finita in un altro vortice per via di alcuni dati relativi alle sue società che metterebbero in evidenza dei dettagli interessanti e sorprendenti in merito agli stipendi dei dipendenti.
Chiara Ferragni e i dipendenti “pagati poco”
Le parole de L’Espresso per parlare della Ferragni sono state decisamente forti: “Una rete ingarbugliata di società. Una girandola di quote azionarie. Partner ingombranti. Dipendenti pagati poco. L’influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa”.
Frasi che il magazine ha poi spiegato all’interno dell’ultimo numero dove si parla delle società della donna che, in un anno, avrebbero totalizzato 10 milioni di utili.
In questi calcoli spiccano quelli che sarebbero i compensi dei dipendenti, considerati “una miseria”.
La società più operativa della Ferragni è Tbs Crews che gestisce il magazine The Blonde Salad. In questo caso ci sarebbero mansione svoleta da “16 dipendenti che a fonte di un fatturato 2022 di 14,5 milioni di euro e utili a 5,1 milioni, costano solo 67mila euro a testa (compresi Tfr e contributi)”.
Il discorso de L’Espresso va poi avanti spiegando come nel 2021 la Ferragni abbia ottenuto il controllo del 100 per cento di Tbs Crew e, circa un mese dopo, a luglio, “ne conferisce tutte le quote a Sisterhood, altra srl che oggi funge da holding”.
Qui (in Sisterhood) “i dipendenti sono due e costano 15 mila euro l’uno, una miseria”. Un commento che si baserebbe – come scrive L’Espresso – sul fatto che “la perizia indica che il valore di Tbs è 1,7 milioni di euro, mentre il conferimento alla Sisterhood è di 10 mila euro”.
Diverso, invece, se si parla di Fenice srl, la terza azienda della Ferragni e licenziataria del marchio Chiara Ferragni e gestore di altre royalties. In questo caso non si conoscono i dipendenti né quanto questi vengano pagati.
Le reazioni alla copertina
L’analisi de L’Espresso fa seguito alla tanto discussa copertina dell’ultimo numero del magazine che ha ritratto, come detto, l’imprenditrice digitale come un clown.
Al netto dei commenti e dei dati messi a disposizione dei lettori, moltissimi utenti social si sono schierati in modo ben diverso. Alcuni hanno rimarcato i comportamenti non super limpidi della donna. Altri, invece, si sono totalmente messi in sua difesa provando a parlare di una campagna contro la moglie di Fedez.
Staremo a vedere come questa vicenda si concluderà.
Di seguito anche un recente post Instagram relativo al rientro a lavoro della Ferragni dopo i vari scandali e la crisi con Fedez: