Dopo il caso Pandoro Gate, Chiara Ferragni ha trovato un accordo con il Codacons. Ai consumatori andrà un risarcimento accompagnato anche da una donazione.
Arriva, forse, la parola fine al caso del Pandoro Gate di Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale, infatti, ha trovato un accordo con il Codacons e con l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi per chiudere la vicenda e guardare al futuro con nuove prospettive. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore con tanto di dettagli legati al risarcimento verso i consumatori e ad una donazione dell’influencer.
Chiara Ferragni, l’accordo con il Codacons
Chiara Ferragni ha finalmente trovato un accordo con il Codacons e con l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi per quanto riguarda il caso del pandoro “Pink Christmas”. Stando ad una nota ufficiale, tale accordo mira anche a guardare al futuro…
Stando a quanto si apprende, l’accordo trovato tra le parti “segna la duplice volontà delle parti, da un lato, di chiudere le pregresse vertenze e, dall’altro lato, di guardare positivamente al futuro, istaurando un clima di collaborazione e rispetto con l’obiettivo di favorire iniziative concrete e un dialogo costruttivo su temi sociali di comune interesse”.
Tra i dettagli della “stretta di mano” tra le parti, la Ferragni si è impegnata ad un risarcimento ai consumatori del pandoro e ad una maxi donazione.
Il risarcimento e la donazione: le cifre
Secondo le informazioni trapelate, la Ferragni non solo risarcirà i circa 300 consumatori danneggiati con 150 euro ciascuno, ma ha anche promesso una donazione di 200.000 euro ad un ente che supporta le donne vittime di violenza. L’accordo, che prevede la revoca della denuncia da parte del Codacons, potrebbe risultare decisivo, in positivo, anche nell’ottica delle questioni legate alla giustizia per l’imprenditrice con le accuse della Procura milanese ai suoi danni.
Per quanto concerne il risarcimento ai consumatori, in base all’accordo, ciascun acquirente del pandoro “Pink Christmas” riceverà un risarcimento di 150 euro. Si tratta di una somma superiore al rimborso inizialmente richiesto di 5,69 euro, pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro).